Stiamo lasciando alle nuove generazioni non un mondo fatto bene e, in qualche modo, parlare ai giovani non è autoconsolatorio ma un senso di colpa che si traduce nella fiducia che loro facciano meglio di noi”. È il messaggio che ha lanciato il neo presidente del Tribunale di Torre Annunziata, Ernesto Aghina, che ieri sera (22 febbraio) ha partecipato alla giornata in memoria delle vittime di camorra – Visone, D’Alessio e Laudicino – promossa dal presidio territoriale di Libera della città oplontina.

“Non sono deputato ad iniziative pubbliche ma la concezione del giudice separato dal territorio è tramontata”, ha aggiunto, fermandosi a riflettere sul valore di incontri come quello con i giovani tenuto al Liceo Artistico torrese: “Io sono cittadino di questi luoghi. È un’occasione preziosissima per imparare e conoscere meglio dove mi trovo e devo dire che mi avrebbe fatto piacere che tutti i giudici del tribunale fossero stati presenti, perché il nostro è un mestiere logorante e occorrono periodicamente delle iniezioni di carburante ed entusiasmo. Credo che iniziative come queste, soprattutto il contatto con i giovani di questo territorio, costituiscano una molla a comprendere meglio dove si lavora ed a lavorare con maggiore lena”.

Città che cambiano, quelle dell’area vesuviana, sebbene debbano scontare un’arretratezza su contrasto alla camorra, possibilità di lavoro e scolarizzazione. “Credo che qui come altrove siano stati fatti passi avanti importanti”, ha tenuto a sottolineare Aghina secondo cui: “Iniziative come questa 10 o 15 anni fa sarebbero state fantascientifiche. Il contatto con i giovani, il fatto che si vada nelle scuole a parlare di legalità e giustizia rappresenta un meccanismo preventivo di grandissima efficacia. Non lo possiamo vedere oggi il risultato perché sono investimenti a medio e lungo termine ma i frutti arriveranno sicuramente”.

Frutti che, però, si attendono da tantissimo. “Ma non è un buon motivo per arrendersi. Probabilmente – ha concluso – si è investito poco e male e quindi bisogna aumentare la dose terapeutica”.

A margine della conferenza, il referente di Libera, Michele Del Gaudio, ha chiamato i sottoscrittori a firmare l’Atto Costitutivo di “Oplonti Anti Racket Anti Usura”. Sul documento il nome di Carmela Sermino, del sindaco Giosuè Starita e dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria.


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