Ciro Alfieri: la nuova maggioranza è fondata su astio e rancore
10-07-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Dopo mesi di silenzio torna a parlare lex assessore e vicesindaco Ciro Alfieri, attraverso un comunicato nel quale ribadisce che la città non potrà aspettarsi nulla di positivo da una maggioranza nata e tenuta assieme solo dalla bramosia di occupare poltrone.
Il falso centrosinistra e la nuova fase sono caratterizzati da consiglieri accomunati dallacredine nei confronti di una forza politica che è stata designata come prima forza in città dagli elettori.
Le parole di Alfieri, con il comunicato ed il documento del fronte dei moderati, chiariscono la situazione che si è venuta a creare in città, dove la crisi politica è lontana dal trovare una soluzione perché il rientro del sindaco Starita tra le fila del Partito Democratico non ha rappresentato una via di uscita dallenorme confusione, anzi ha alzato ancora di più tale livello utilizzando metodologie da ex comunisti che lo stesso Starita fino a poco tempo fa aveva abbandonato.
La dimostrazione delle sue parole risiede nellimpossibilità di dare vita ad una giunta politica, che sancisca la nascita di un nuovo percorso di governo.
Il lungo elenco di colpe per questa situazione, secondo Alfieri, è imputabile allazione del Partito Democratico che ha sempre covato rancore verso il sottoscritto alla luce dei risultati raggiunti, sia sotto un profilo politico ed elettorale, sia amministrativo.
La nuova maggioranza che si delinea in consiglio e che il PD definisce di centrosinistra è formata da forze appartenenti alla sfera del centrodestra e da molti transfughi provenienti da partiti di quellarea. Non solo, ma col passare dei giorni perde interlocutori che preferiscono avere un serio e proficuo confronto con tutti quelli a cui sta a cuore linteresse della città.
Lidea dellex assessore alle politiche sociali è di confrontarsi con tutte quelle forze che hanno consentito al sindaco Starita di essere rieletto e sancire la chiara e determinata volontà di rilanciare laccordo politico originario tra le forze dei moderati (Centro Democratico, UDC, Orgoglio e Dignità e Forza Italia) così come indicata dai cittadini per governare la città di Torre Annunziata.
Raffaele Perrotta
Il falso centrosinistra e la nuova fase sono caratterizzati da consiglieri accomunati dallacredine nei confronti di una forza politica che è stata designata come prima forza in città dagli elettori.
Le parole di Alfieri, con il comunicato ed il documento del fronte dei moderati, chiariscono la situazione che si è venuta a creare in città, dove la crisi politica è lontana dal trovare una soluzione perché il rientro del sindaco Starita tra le fila del Partito Democratico non ha rappresentato una via di uscita dallenorme confusione, anzi ha alzato ancora di più tale livello utilizzando metodologie da ex comunisti che lo stesso Starita fino a poco tempo fa aveva abbandonato.
La dimostrazione delle sue parole risiede nellimpossibilità di dare vita ad una giunta politica, che sancisca la nascita di un nuovo percorso di governo.
Il lungo elenco di colpe per questa situazione, secondo Alfieri, è imputabile allazione del Partito Democratico che ha sempre covato rancore verso il sottoscritto alla luce dei risultati raggiunti, sia sotto un profilo politico ed elettorale, sia amministrativo.
La nuova maggioranza che si delinea in consiglio e che il PD definisce di centrosinistra è formata da forze appartenenti alla sfera del centrodestra e da molti transfughi provenienti da partiti di quellarea. Non solo, ma col passare dei giorni perde interlocutori che preferiscono avere un serio e proficuo confronto con tutti quelli a cui sta a cuore linteresse della città.
Lidea dellex assessore alle politiche sociali è di confrontarsi con tutte quelle forze che hanno consentito al sindaco Starita di essere rieletto e sancire la chiara e determinata volontà di rilanciare laccordo politico originario tra le forze dei moderati (Centro Democratico, UDC, Orgoglio e Dignità e Forza Italia) così come indicata dai cittadini per governare la città di Torre Annunziata.
Raffaele Perrotta