E’ stato rinviato a data da destinarsi l’incontro programmato per questa mattina a Napoli tra il Presidente Stefano Caldoro e la delegazione dell’amministrazione di Torre Annunziata guidata dal sindaco Giosuè Starita. L’incontro, rinviato per impegni del Governatore, era stato chiesto dal primo cittadino per affrontare l’emergenza Quadrilatero, in seguito al crollo di un palazzo avvenuto la settimana scorsa, dove sono rimaste ferite due persone. “L’incontro si terrà – ha confermato l’assessore Irlando – ma abbiamo dovuto rimandarlo per impegni improrogabili del Presidente. Il nostro intento è di parlare della problematica urgente del Quadrilatero ma anche di riuscire a sbloccare fondi importanti per la città, da troppo tempo bloccati in Regione”.

Abbandono del Quadrilatero. “Bisogna aggiornare il piano di risanamento del quartiere – continua l’assessore ai lavori pubblici – alla luce dei crolli e della irreversibilità di risanare gli edifici. Il tema sotto gli occhi di tutti è l’abbandono, nel corso dei decenni, degli edifici da parte dei proprietari che, in molti casi, sono persone nate ad inizio ‘900 e che risultano ancora proprietari. Salvo che non sono tutti centenari, oggi bisogna notificare i nostri atti agli eredi che sono molto numerosi e non sanno nemmeno di aver ereditato queste proprietà. Per quei palazzi che sono ad imminente rischio di crollo si procederà, in danno ai titolari, alla demolizione”.

Programma e riqualificazione. “Per adesso procederemo con gli abbattimenti dei palazzi estremamente pericolanti, pensando di poter fare delle aree verdi, ricreative o sportive. Occorre considerare che, anche se il comune diventa titolare degli immobili e li cede al prezzo simbolico di un euro come hanno fatto certi comuni in Italia, in alcuni casi ristrutturare quegli stabili comporta una spesa enorme. Per immaginare il progetto in tutta la totalità occorre, in ogni caso, fare chiarezza sulla situazione dei proprietari degli immobili”.

Abusivi. “Molte di queste case sono preda di persone senza fissa dimora che, purtroppo, hanno innestato un duplice problema: quella della loro sicurezza, che mettono a repentaglio alloggiando in quelle case, e quella sociale, ovvero fornire un tetto a queste persone che altrimenti non saprebbero dove andare. Proprio sabato mattina mi sono ritrovato ad assistere ad uno sgombero di una casa a via Carlo III, occupata abusivamente da alcune persone che avevano forzato l’ingresso e si erano sistemati all’interno”. Intanto questa mattina c’è stato un sopralluogo da parte dei tecnici del comune incaricati di valutare la qualità dei rifiuti derivanti dall’abbattimento del palazzo per poterli conferire in discarica.


Raffaele Perrotta