“Il Comune corra ai ripari ed eviti, una volta e per tutte, che Caserta si trasformi in palude ad ogni scroscio d’acqua”. A chiederlo è il senatore casertano Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, eletto nel collegio campano di FI. “Senza alcuna vena polemica - spiega D’Anna - ma col pensiero rivolto ai tanti casertani che questa mattina non hanno potuto raggiungere alcuni punti della loro città a causa dell’allagamento di tutti i sottopassi stradali e pedonali ridotti ad un vero e proprio acquitrino per colpa dell’acquazzone che si è abbattuto sul capoluogo, reputo utile sollecitare l’intera amministrazione comunale (in tutt’altre faccende affaccendate), nell’imminenza dell’approvazione del consuntivo economico finanziario, a provvedere, con tutte le idonee ed opportune iniziative, affinché il capoluogo di Terra di Lavoro non si trasformi in palude ad ogni scroscio d’acqua”. Si tratta, in fondo, incalza D’Anna: “di ordinaria amministrazione, di pulizia delle caditoie e del funzionamento degli impianti di smaltimento delle acque meteoriche. Adempimenti che non richiedono né maggioranze qualificate, né la risoluzione delle lunghe diatribe che attanagliano l’amministrazione comunale ormai da troppo tempo”. “E’ il caso di dire, con un pizzico di ironia, che oggi a Caserta si ‘naviga’ a vista” conclude il senatore.