Domus di Giulio Polibio, dal 1 giugno 2010 al via le visite
26-05-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Si fa più ricca lofferta turistica per lestate nellarea archeologica di Pompei. Dal 1 giugno a Pompei aprono stabilmente al pubblico la domus di Giulio Polibio, la prima con visita multisensoriale, e il cantiere-evento dei Casti Amanti, dove è possibile assistere in diretta al lavoro degli archeologi e dei restauratori.
Dopo i restauri e il successo delle aperture straordinarie per la XII Settimana della cultura, le due splendide domus su via dellAbbondanza saranno fruibili tutti giorni, con la formula del percorso didattico, prenotazione obbligatoria e biglietto aggiuntivo (5 per ciascuna visita; 7 per la visita cumulata di entrambe le domus).
Le visite, per gruppi di 25 persone, della durata di circa unora ciascuna, partiranno dalle 10 fino alle 18 (anche in lingua inglese, francese, spagnolo).
In queste iniziative dichiara Marcello Fiori, Commissario Delegato per lemergenza allarea archeologica di Napoli e Pompei - abbiamo voluto unire al grande lavoro e rigore scientifico dellindagine archeologica anche il desiderio di conoscenza troppo spesso inevaso dei visitatori
Ad accogliere i visitatori nella domus di Giulio Polibio è proprio lologramma del padrone di casa un ricco liberto, il cui aspetto è ricostruito sulla scorta di studi scientifici. E lo stesso Polibio con la sua voce ad accompagnare i visitatori negli ambienti più importanti della sua residenza, fino allultima stanza dove si rifugiarono al momento delleruzione i suoi familiari e dove è stata ritrovata la giovane donna incinta, che tornerà a vivere anche lei in forma di ologramma. In circa unora sarà possibile conoscere larchitettura, le decorazioni pittoriche, le suppellettili ricostruite, le piante e gli uccelli del giardino e soprattutto gli abitanti della casa, la loro vita quotidiana, i rumori e i silenzi, la loro quotidianità e gli affetti fino alla tragedia delleruzione.
In sottofondo si potrà ascoltare uninstallazione sonora, lOpera Regio IX, progetto del prof. Claudio Rodolfo Salerno Presidente dellIstituto per la Diffusione delle Scienze Naturali. Lungo il percorso di visita, tante altre sorprese come il video in 3d che mostra il restauro digitale di decine di affreschi, la ricostruzione virtuale di tutta l´abitazione, lanimazione delleruzione e del suo impatto sulla casa in una visualizzazione tridimensionale che accompagna lo spettatore alla scoperta degli ambienti della casa, ricostruita fin nei minimi particolari.
La visita al cantiere-evento dei Casti Amanti riserva invece lemozione di vivere la scoperta archeologica in diretta, grazie alla presenza di archeologi e restauratori al lavoro. Attraverso un sistema di passerelle sospese, è possibile osservare dallalto, perfettamente conservati, il forno della panetteria, le due stalle con scheletri di animali, un giardino fedelmente ricostruito e meravigliosi affreschi e mosaici. Una serie di tecnologie multimediali riproducono la ricostruzione virtuale della funzione dei vari ambienti.
I lavori archeologici saranno visibili anche da via dellAbbondanza attraverso dei pannelli trasparenti. Dopo anni di abbandono, il cantiere è stato infatti totalmente messo in sicurezza e dotato di una copertura che ne assicura la tutela, la conservazione e la valorizzazione.
Dopo i restauri e il successo delle aperture straordinarie per la XII Settimana della cultura, le due splendide domus su via dellAbbondanza saranno fruibili tutti giorni, con la formula del percorso didattico, prenotazione obbligatoria e biglietto aggiuntivo (5 per ciascuna visita; 7 per la visita cumulata di entrambe le domus).
Le visite, per gruppi di 25 persone, della durata di circa unora ciascuna, partiranno dalle 10 fino alle 18 (anche in lingua inglese, francese, spagnolo).
In queste iniziative dichiara Marcello Fiori, Commissario Delegato per lemergenza allarea archeologica di Napoli e Pompei - abbiamo voluto unire al grande lavoro e rigore scientifico dellindagine archeologica anche il desiderio di conoscenza troppo spesso inevaso dei visitatori
Ad accogliere i visitatori nella domus di Giulio Polibio è proprio lologramma del padrone di casa un ricco liberto, il cui aspetto è ricostruito sulla scorta di studi scientifici. E lo stesso Polibio con la sua voce ad accompagnare i visitatori negli ambienti più importanti della sua residenza, fino allultima stanza dove si rifugiarono al momento delleruzione i suoi familiari e dove è stata ritrovata la giovane donna incinta, che tornerà a vivere anche lei in forma di ologramma. In circa unora sarà possibile conoscere larchitettura, le decorazioni pittoriche, le suppellettili ricostruite, le piante e gli uccelli del giardino e soprattutto gli abitanti della casa, la loro vita quotidiana, i rumori e i silenzi, la loro quotidianità e gli affetti fino alla tragedia delleruzione.
In sottofondo si potrà ascoltare uninstallazione sonora, lOpera Regio IX, progetto del prof. Claudio Rodolfo Salerno Presidente dellIstituto per la Diffusione delle Scienze Naturali. Lungo il percorso di visita, tante altre sorprese come il video in 3d che mostra il restauro digitale di decine di affreschi, la ricostruzione virtuale di tutta l´abitazione, lanimazione delleruzione e del suo impatto sulla casa in una visualizzazione tridimensionale che accompagna lo spettatore alla scoperta degli ambienti della casa, ricostruita fin nei minimi particolari.
La visita al cantiere-evento dei Casti Amanti riserva invece lemozione di vivere la scoperta archeologica in diretta, grazie alla presenza di archeologi e restauratori al lavoro. Attraverso un sistema di passerelle sospese, è possibile osservare dallalto, perfettamente conservati, il forno della panetteria, le due stalle con scheletri di animali, un giardino fedelmente ricostruito e meravigliosi affreschi e mosaici. Una serie di tecnologie multimediali riproducono la ricostruzione virtuale della funzione dei vari ambienti.
I lavori archeologici saranno visibili anche da via dellAbbondanza attraverso dei pannelli trasparenti. Dopo anni di abbandono, il cantiere è stato infatti totalmente messo in sicurezza e dotato di una copertura che ne assicura la tutela, la conservazione e la valorizzazione.