Quindici persone arrestate. Due società, una con sede a Torre del Greco, l’altra a San Giuseppe Vesuviano, un’autovettura e tre rapporti finanziari sequestrati in quanto beni riconducibili al clan Falanga. Un giro d’affari immenso che sfiora i due milioni di euro. Questo, il pesantissimo bilancio dell’operazione condotta stamattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata che, all’esito delle indagini coordinate dalla DDA di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare interpretabile quale vero scacco inferto al narcotraffico internazionale di marijuana. La droga proveniva, in particolare, da Ardea, vicino Roma e Cirò Marina; il trasporto era eseguito prevalentemente su gomma, per approvvigionare, grazie a compiacenti spacciatori oplontini e corallini, le ‘piazze’ di Torre del Greco, Torre Annunziata ed Ercolano. Un arresto eseguito anche a Fuerteventura, in Spagna, in collaborazione con la locale ‘Guardia Civil’. Dal luglio del 2011, infatti, un affiliato dei Cascone (famiglia camorristica appartenente alla federazione criminale dei Falanga) aveva stretto legami d’affari con narcos stabilitisi nelle Canarie. ‘In considerazione dell’ottima qualità della marijuana – si legge nel comunicato stampa, siglato dal Procuratore aggiunto Filippo Beatrice – il gruppo di trafficanti riusciva, in breve tempo, ad invadere l’intero mercato di tale sostanza a Torre del Greco’. Originaria destinazione, dunque, la città del Corallo. Tuttavia, la sostanza era così pregiata che ‘gli stessi trafficanti della vicina Torre Annunziata si rendevano disposti a trattare il nuovo prodotto introducendolo, gradualmente, nel fiorente mercato oplontino’.

Salvatore Piro