Serviva l´aiutino, e l´aiutino è arrivato. Non è quello dei 60mila dell´Arena do Corinthians, né di un fuoriclasse (comunque straordinario nella prestazione) come Neymar, bensì di un arbitro giapponese, chiamato a dirigere la gara più importante della sua vita e destinato a fallirla miseramente. Perché è l´errore di Nishimura, al 24´ del secondo tempo, che indirizza la partita verso il Brasile e non rende giustizia a una Croazia ordinata, a tratti anche bella, e nel futuro, comunque insidiosa per tutti. La Seleçao porta a casa tre punti dopo aver rischiato di perderli.

CROAZIA INFURIATA. "Se quello è rigore, non possiamo più giocare a calcio. Piuttosto diamoci al basket, è una vergogna: parliamo di rispetto e noi non siamo stati rispettati. Se questo è il modo per cominciare il Mondiale, meglio mollare e andare a casa". Dopo il ko contro il Brasile a San Paolo, il ct della Croazia Nico Kovac è furibondo per la concessione del penalty (per fallo di Lovren su Fred) che ha consentito alla Seleçao di portarsi sul 2-1. La decisione dell´arbitro giapponese Nishimura, che ha indicato il dischetto dopo il contatto Lovren-Fred scatenando le proteste dei giocatori croati, è andata di traverso a Kovac che tuttavia, episodi arbitrali a parte, elogia la prestazione dei suoi: "Abbiamo fatto un´ottima impressione, mi tolgo il cappello davanti ai miei ragazzi. È un onore allenarli". La Croazia, inserita nel Girone A, tornerà in campo alla mezzanotte tra mercoledì 18 e giovedì 19 contro il Camerun all´Arena Amazonia di Manaus: un match da non fallire.