Nel corso dell’ultimo mese, su disposizione del comando provinciale carabinieri di Napoli, i militari dell’Arma hanno effettuato servizi di controllo agli impianti di autodemolizione, ispezionando 38 ditte autorizzate che esercitano l’attività nell’intera provincia trattando veicoli fuori uso, quelli a “fine vita” che i proprietari consegnano per la rottamazione e che costituiscono un rifiuto.

La consegna dei veicoli ai centri di raccolta autorizzati per le successive operazioni di messa in sicurezza e demolizione comporta per l’autodemolitore l’obbligo di rilasciare una dichiarazione di presa in carico da consegnare al proprietario del mezzo e la contestuale assunzione di ogni tipo di responsabilità, civile, penale e amministrativa connessa alla corretta gestione del veicolo, con l’impegno a provvedere alla cancellazione dal pubblico registro automobilistico.

Interesse particolare è stato rivolto alla mancata cancellazione dal pra e alla restituzione entro 30 giorni dalla consegna del veicolo di targa, carta di circolazione e certificato di proprietà. In questo ambito sono state accertate oltre 9.300 violazioni amministrative e contestate conseguentemente sanzioni per 19 milioni di euro.

Ma i servizi che, come detto, hanno interessato capoluogo e provincia, erano indirizzati a scoprire eventuali gestioni abusive di impianti, la ricettazione o il riciclaggio di veicoli rubati o rapinati e la commercializzazione di singoli pezzi con l’intento di rendere difficoltoso risalire alla provenienza, i reati ai danni dell’ambiente collegati alla particolare attività, quali l’inquinamento di falde acquifere o terreni, l’abbandono o il deposito incontrollato e lo smontaggio prima della prevista operazione di bonifica comprendente, tra gli altri, l’obbligo di separazione di olii esausti e filtri, liquidi di raffreddamento, accumulatori a fine vita.

Tra i casi particolari che sono stati trovati, per reati a danno dell’ambiente e collegati alla mancanza di tracciabilità della provenienza dei mezzi l’intervento dei carabinieri di Torre del Greco, che insieme a colleghi del nucleo operativo ecologico di Napoli hanno eseguito verifiche presso una società di demolizione con sede in via Giovanni XXIII Traversa Chiumera denunciando i proprietari, un 34enne e un 68enne incensurati.
Il piu’ giovane e’ ritenuto responsabile di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi derivanti dall’attività di autodemolizione e di deposito in maniera incontrollata, di avere effettuato lo scarico delle acque reflue industriali direttamente nella pubblica fognatura senza autorizzazione; di ricettazione, avendo ricevuto e detenuto nell’opificio industriale numerosissimi pezzi di ricambio senza la tracciabilità della provenienza e quindi senza documenti di trasporto e fatture di acquisto nonché la detenzione di numerose targhe, tra le quali alcune risultate rubate.
Il secondo, invece, di falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica necessità e di trasporto illecito di rifiuti speciali pericolosi per aver attestato falsamente sul formulario di identificazioni rifiuti e sul certificato di rottamazione di aver demolito i veicoli presso la sede operativa della società in Sarno trasportandoli invece al sito di torre del greco, quello oggetto di ispezione.
L’intero impianto, di circa 5.500 mq. e’ stato sequestrato insieme al materiale contenuto (4 autovetture, 150 targhe di autoveicoli e motoveicoli la cui presenza in loco non risultava giustificata, due carte di circolazione).

Un caso di ricettazione e riciclaggio di auto rubate scoperto a Qualiano dai carabinieri della locale stazione, che hanno sottoposto a fermo un carrozziere 37enne del luogo già noto alle forze dell´ordine e sottoposto all’obbligo di firma. Nel corso delle ispezione nel garage di pertinenza della sua abitazione effettuata in collaborazione con la polizia provinciale di Napoli l’uomo e’ stato sorpreso intento a sezionare una Smart oggetto di furto con l’intento di rendere difficoltoso risalire alla sua provenienza. Sul posto e’ stata inoltre rinvenuta altra Smart oggetto di furto denunciato il 19 marzo ai carabinieri di Varcaturo.

Una caso di gestione completamente abusiva è stato scoperto in Contrada Salice, una vasta area tra Casalnuovo di Napoli e Afragola. I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno sequestrato un’area adibita abusivamente a centro di raccolta autovetture e denunciato il gestore, un 49enne di Caivano incensurato. Su una vasta superficie erano stati accantonati illegalmente rifiuti speciali e pericolosi (batterie esauste, materiale ferroso, pezzi di motore, olii e batterie esausti).