Diciamolo subito, senza se nè ma. L´Italia, ieri notte, correva. L´Inghilterra no. Gli Azzurri hanno stravinto soprattutto il duello atletico contro i britannici. L´immagine di Chiellini e Marchisio (nella foto) che soccorrono il pur indomito Sterling, vittima di crampi nella ripresa, testimonia l´evidente ´gap´ fisico tra le due squadre.
Nonostante il ´match-winner´ Mario Balotelli, a fine gara, si sia lamentato del gran caldo sofferto, l´Italia ha lottato per 90 minuti interi anche in piena foresta Amazzonica. Questa è di sicuro la nota più lieta, a margine di un esordio che ha evidentemente raccontato anche altro.
La inadeguatezza delle scelte di un Ct come Roy Hodgson, ad esempio, che alla vigilia aveva concesso spocchiosamente ampia libertà ai suoi ragazzi, anche sul menù del pranzo e della cena. La fiducia data, alla fine, non ha minimamente pagato.
Cesare Prandelli, al contrario, nonostante i ´forfait´ di Buffon e De Sciglio, non ha sbagliato nulla. Anche l´opzione Candreva, il migliore in campo, in appoggio a Balotelli davanti, ha funzionato alla perfezione. ´Chapeau´ pure da chi, come il sottoscritto, avrebbe invece preferito il ´tandem´ pesante con Immobile in attacco.
Da migliorare, ovvio, c´è ancora tanto. Una maggiore integrazione di Paletta coi compagni di reparto; una responsabilizzazione ulteriore di Verratti in mediana. Giocatore talentuoso l´ex Pescara, nulla da eccepire. Ma, spesso, pare limitarsi al semplice compitino.
Due parole finali su Andrea Pirlo, vero esempio di professionalità e classe. Gli anni passano ma la freschezza, stavolta mentale, pare sempre intatta. Il ´velo´ in occasione della rasoiata di Marchisio è solo l´ultima, ennesima perla, regalataci da un calciatore sublime.

Salvatore Piro