"Altri capitoli, fatti di opere incompiute con spese milionarie in attività diverse dalla conservazione degli scavi di Pompei, attendono ancora l´accertamento di eventuali responsabilità". E´ il commento dell´architetto Antonio Irlando, responsabile dell´Osservatorio Patrimonio Culturale all´indomani del rinvio a giudizio di 7 persone a seguito di un´inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sui lavori al Teatro Grande di Pompei, costati oltre 8 milioni di euro. "Con la conferma delle ipotesi indiziarie emerse dalla complessa inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sui lavori al Teatro Grande degli scavi di Pompei - spiega in una nota l´Osservatorio che nel 2010 inviò una segnalazione all´allora Ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi per segnalare cosa stava accadendo con i lavori al Teatro pompeiano - si apre uno squarcio importante su troppi anni di cattiva gestione all´interno dell´area archeologica di Pompei". "A questo punto, però - propone l´architetto Irlando - è anche necessario che si valuti il ripristino dell´originario stato dei luoghi, cosi come emersi dallo scavo archeologico, di uno dei teatri più importanti dell´antichità, trasformato, secondo l´opinione diffusa di esperti e studiosi nazionali ed internazionali, in un luogo paragonabile ad un teatro da villaggio turistico".