Nei giorni in cui il Partito Democratico si appresta a tirare le somme per la nuova maggioranza, l’interrogazione di ieri dell’Onorevole Luigi Gallo, del M5S, al Ministro Alfano fa tremare palazzo Criscuolo. Questa volta non è una richiesta di chiarezza, come quelle formulate negli ultimi mesi da altri suoi colleghi di Montecitorio, ma un elenco puntuale di avvenimenti accaduti per i quali si chiede lo scioglimento dell’amministrazione.

Andiamo con ordine. Da più di un anno (da quando si insediò la Commissione d’Accesso) il comune oplontino è sotto i riflettori. Dopo che la Commissione ha terminato i propri lavori, alcuni Onorevoli hanno sollecitato più volte il Ministro Alfano a fare chiarezza sui lavori e sugli avvenimenti accaduti nei mesi immediatamente successivi, in relazione anche alla prescrizioni diramate dalla Prefettura per evitare lo scioglimento dell’assise torrese. La stessa attenzione che ha chiesto l’ex Magistrato Michele Del Gaudio chiamando in causa sia il Prefetto che il Questore, elencando una serie di inadempienze o di anomalie che, a suo avviso, hanno visto come protagonista sia la macchina comunale che lo Stato.

Con l’interrogazione di ieri, l’On. Gallo analizza “le gravissime irregolarità che il Sindaco dovrebbe celermente risolvere per non incorrere nello scioglimento e sospensione del consiglio comunale”. Il lungo elenco dell’Onorevole passa in rassegna nodi cruciali che, dopo i 180 giorni di tempo dettati dal Prefetto Musolino, non sembrano ancora in via di soluzione.

DIPENDENTI PUBBLICI. Si legge nell’interrogazione: “Alla base dei gravi rilievi formulati dalla Prefettura ci sarebbe la necessità di procedere ad un’attenta analisi della posizione dei dipendenti condannati nell’ambito del procedimento in relazione agli episodi di assenteismo; la necessità di garantire l’amministrazione comunale da condizionamenti esterni con conseguente compromissione del funzionamento dei servizi in ragione di collegamenti tra alcuni dipendenti e la criminalità locale”.
In merito a questi episodi, sul sito del Comune, negli ultimi 7 mesi, non è stato reso pubblico alcun provvedimento di rotazione o procedimento disciplinare che dovrebbe sanzionare, in base alla legge 190/2012, questi comportamenti emersi anche dalle prescrizioni prefettizie.

QUESTIONE CIMITERIALE. Continua Gallo: “la necessità di regolarizzare i servizi cimiteriali che allo stato risulterebbero di fatto monopolizzati da talune ditte, con incidenza sulla regolarità degli appalti della gestione dei servizi ed anomalo e disinvolto ricorso al sistema del subappalto”.

AUTORIZZAZIONI SERVIZI COMMERCIALI. L’Onorevole affronta anche la questione relativa alle concessioni demaniali e alle autorizzazioni agli esercizi commerciali. “Gravi criticità presenterebbero anche alcune concessioni demaniali, tanto che si richiederebbero interventi su diversi procedimenti e provvedimenti sottesi all’emanazione delle stesse; parimenti irregolari sarebbero risultate diverse autorizzazioni rilasciate a determinati esercizi commerciali e pubblici”.
Per fugare ogni dubbio rispetto a questa situazione, occorrerebbe un’ispezione della Guardia di Finanza che garantisca la veridicità degli atti effettuati.

“Nel complesso – continua l’Onorevole Gallo - ciò che emerge anche in quest’ultima vicenda che interessa il comune di Torre Annunziata è una situazione di diffusa e radicata illegalità nella gestione amministrativa locale a cui non solo non si pone argine efficace, ma nei confronti della quale ci si approccia in maniera tanto superficiale da essere incapaci sin anche di preservare la doverosa riservatezza su questioni tanto gravi”.

IL CASO ORRICO. Anche la rimozione dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’ing. Bruno Orrico, entra nella lista delle anomalie che, secondo Gallo, avvenute a palazzo Criscuolo perché “Orrico ha denunciato alla procura della Repubblica di Torre Annunziata gravi episodi di sprechi di risorse pubbliche e interferenze continue ed anomale nella gestione dei lavori pubblici da parte di politici locali.”

LA VICENDA TROIANO. Si ritorna a parlare della vicenda del sostituto commissario Antonio Troiano che, “in servizio presso il commissariato di polizia di Torre Annunziata, dopo un’intensa attività investigativa spesa per fare luce su talune delle predette inquietanti vicende, risulterebbe destinatario di un sorprendente provvedimento di sollevamento dall’incarico e trasferito ad altra sede con incarichi non equivalenti”.
Anche al Ministro Alfano arriva la nota vicenda di Troiano che è stata sollevata dal comitato spontaneo torrese che, nelle ultime settimane, ha avviato diverse iniziative per far luce sulla questione, tra cui un sit-in spontaneo di cittadini di fronte gli uffici del Commissariato locale. Per quell’occasione furono raccolte oltre 1000 firme a sostegno di una petizione che chiedeva “la permanenza del funzionario a Torre nelle funzioni originali”.


Raffaele Perrotta