La storia è antica. Accade, quando di mezzo c´è la Politica. Triste vicenda quella della vasta area dismessa di via Mazzini (in foto), all´incrocio con via Pompei, nel centro del quartiere murattiano di Torre Annunziata. Vicenda fatta di burocrazia e di risposte mancate. Sono trascorsi 8 anni dai primi interventi del Comune per costruire una scuola, sul terreno di circa 6mila mq, sfruttando le opportunità concesse dalla famosa legge "Falcucci". Arriva la prima colata di cemento. Poi, d´improvviso, solo 7 mesi dopo, il brusco ´stop´ ai lavori. Le solite scartoffie che viaggiano da un Ufficio all´altro, i cittadini che protestano e chiedono la bonifica dell´area, nel frattempo trasformatasi in una vera e propria giungla, con la fitta vegetazione che arriva fino al primo piano delle case, infestate dai topi, e lastre di eternit ovunque. Un´area prima "sottoposta a sequestro", poi no. "Di proprietà del Comune", "anzi privata", ed oggi si scopre in vendita. Fuori al cancello d´ingresso, a via Mazzini, campeggia una scritta: "Vendesi". C´è un numero di telefono, proviamo a chiamare. Anche i manifestanti lo fanno. Nessuno risponde. Ed intanto i topi entrano in casa dei residenti che, forbici in mano, tagliano foglie e arbusti, per godere almeno della luce del sole al primo piano.

LA PROTESTA. "Sono 8 anni che nessuno ci dà risposte. Ora basta. Oggi la protesta è pacifica. La prossima potrebbe anche essere diversa". Luciano Donadio e Salvatore Sannino, del movimento civico "Insieme per Torre", sono in testa al corteo. Parlano con la gente e con la dott.ssa Francesca Cirillo, a capo dell´Ufficio Ecologia e Igiene del Comune di Torre Annunziata. Il sindaco Starita, nonostante l´invito, non c´è. Ed allora, Donadio rinnova l´appuntamento: "Il 5 novembre manifesteremo tutti a Palazzo Criscuolo. Il sindaco deve dirci se l´area è del Comune, come credo non sia, o dei circa 40 proprietari sparsi in giro per l´Italia. Fosse così il Comune dovrebbe muoversi, ingiungendo loro all´immediata bonifica dell´area, perchè qui la gente è esasperata".

LE TESTIMONIANZE DEI CITTADINI. Sono loro le vere vittime. Ci fanno entrare in casa, mostrano le trappole per topi e la colla velenosa utilizzata per ucciderli. Spuntano anche delle strane macchioline, sul viso di una bimba di soli 6 mesi. "Sono stata dal pediatra - commenta la madre - che non riesce a capire l´origine di questa infezione. Mi ha solo detto che l´ambiente intorno deve essere malato. Ho paura per lei". "Qui non ci sono solo i topi - afferma Enzo, 57 anni - ma amianto ed eternit allo stato puro. Viviamo un dramma ambientale da anni, ma il Comune pretende solo le nostre tasse. Del resto se ne frega".

PRONTO UN DOSSIER DA INVIARE IN PROCURA. Il comitato "Insieme per Torre", dopo le nove richieste già protocollate a Palazzo Criscuolo, si rivolgerà ad un legale per proporre un´eventuale class-action di risarcimento danni. "Stiamo raccogliendo tutto il materiale necessario - assicurano Donadio e Sannino - . Ora, però, procediamo per gradi. La prossima tappa è il 5 novembre". Lunedì, invece, una delegazione dei manifestanti sarà ricevuta dalla dott.ssa Cirillo presso l´Ufficio Sanità di Palazzo Criscuolo. Qualcosa, pur lentamente, si muove.

Salvatore Piro

Di seguito, il link alla fotogallery della protesta di oggi:

LA FOTOGALLERY