La vendetta dell’Olanda è servita. Gli Orange spazzano via in rimonta per 5-1 la Spagna, che li battè nella finale di Johannesburg di quattro anni fa. Severa lezione per gli uomini di Vicente Del Bosque che hanno pagato a caro prezzo almeno due gravi errori del portiere Iker Casillas. E dire che l’inizio è tutto di marca spagnola. Diego Costa si rende pericoloso in un paio di occasione e si conquista un rigore dubbio fischiato dall’arbitro italiano Rizzoli. Sul dischetto Xabi Alonso non sbaglia e porta le Furie Rosse in vantaggio. La compagine di Van Gaal non accusa il colpo e comincia a macinare gioco. E così sul finire del primo tempo arriva il pareggio. All’44 Blind pesca Van Persie che con uno spettacolare colpo di testa scavalca un non pronto Casillas. Si torna così negli spogliatoi sull’1-1. Nella ripresa l’Olanda comincia a spadroneggiare. E all’8 trova il clamoroso vantaggio con Van Persie che mette a sedere Sergio Ramos e Piqué prima di depositare in rete. I campioni del mondo uscenti vanno, però, nel pallone e non basta neanche l’ingresso in campo di Torres e Pedro. Al 19’ gli Orange segnano il tris con de Vrij che approfitta di un’uscita a vuoto di Casillas, forse viziata da una carica di Van Persie, che lo favorisce sul secondo palo. L’Olanda sente l’odore del sangue e subito dopo fa poker ancora con Van Persie che ruba la palla dai piedi di un imbambolato Casillas e la depista ancora nel sacco. La Spagna è ormai un pugile suonato e l’Olanda decide addirittura di umiliarla con la cinquina firmata da un sontuoso Robben. Nel finale il punteggio potrebbe diventare anche tennistico, ma il portiere spagnolo ha un pizzico d´orgoglio e si oppone a due tiri a distanza ravvicinata sempre di Robben. Tre punti d´oro per la formazione dei Paesi Bassi, che punta a vincere il girone B. Servirà, invece, una scossa per le Furie Rosse che sono sembrate lontani parenti della squadra che ha vinto tutto negli ultimi anni.

Gianluca Buonocore