Si è concluso con un nulla di fatto la conferenza dei servizi convocata in regione Campania per stabilire le sorti dell’ex Italtubi. Presenti alla riunione, oltre i funzionari della regione incaricati, i dirigenti SUAP di Torre Annunziata Pesacane e Di Donna, l’amministratore unico di Pompei 2000 Caso ed i consiglieri Manzo e Vitiello.
Grandi assenti sono l’amministrazione provinciale e l’ARPAC, che, tra l’altro, deve un parere vincolante senza il quale non si può procedere con i lavori di bonifica dell’area.

“Nel constatare la perdurante assenza di ARPAC”, si legge sul verbale della seduta odierna, “che di fatto vanifica i lavori della presente conferenza, non avendo la stessa nemmeno trasmesso parere di competenza, il presidente sospende la seduta riaggiornando a data da destinarsi”.
La copia del verbale, così come è stato per le convocazioni, arriverà a giorni sul tavolo del direttore generale ARPAC affinché, continua la nota, “per la prossima seduta sia garantita la presenza di un funzionario dell’ente”.

Amareggiato l’avvocato Caso per il secondo rinvio a causa dell’assenza di ARPAC, dopo la prima convocazione del 28 aprile. “Abbiamo presentato il nostro progetto a fine novembre dell’anno scorso, al quale i nostri consulenti hanno lavorato anche di notte e nei giorni di festa. Tutto questo lavoro viene vanificato dall’assenza dell’ARPAC che deve darci un parere, che ad oggi non abbiamo, per iniziare la bonifica. Questi enti hanno un potere assoluto perché sono quelli che decidono se si può continuare ad immaginare di realizzare un grande progetto per il rilancio della città”.

Drastici i consiglieri comunali presenti, per i quali “adesso il sindaco Starita ha una sola possibilità: con un atto di forza deve riprendere i lavori di sistemazione del perimetro dell’ex Italtubi. Occorre mettere in sicurezza quella zona, senza aspettare la soluzione del contratto tra TESS e Regione, e avviare causa per i danni che i cittadini e la città hanno subito in questi anni”.


Raffaele Perrotta