Sen. D´Anna dopo le elezioni: Berlusconi azzeri i vertici del partito
09-06-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Il presidente Berlusconi azzeri i vertici del partito in Campania ed avvii una seria discussione allinterno di Forza Italia. A chiederlo è il senatore Vincenzo DAnna, vicepresidente del gruppo GAL, commentando i risultati elettorali deludenti riscossi da Forza Italia in Campania. Comera prevedibile - spiega DAnna - si conferma, allesito dei ballottaggi, la debacle del movimento azzurro figlia non solo dellastensionismo (che pure ha penalizzato i partiti di centrodestra), ma anche di una gestione insipiente ed inadatta degli attuali dirigenti regionali.
Di particolare rilievo, per DAnna la sconfitta senza mezzi termini di FI in provincia di Caserta, in passato roccaforte azzurra, con il secco ko rimediato a Casapesenna, Castelvolturno e Casal di Principe, comuni tutti passati al Pd. Resta la consolazione di Nola e Torre del Greco (in provincia di Napoli), dove hanno pesato le forti personalità di Biancardi e Borriello tra cui Borriello, in particolare, addirittura osteggiato dalla dirigenza provinciale del partito allatto della sua candidatura.
Di fronte alla testuale evidenza dei numeri - conclude il parlamentare - sarà bene che il presidente Berlusconi ecciti una profonda riflessione autocritica nel movimento campano aprendo ad una gestione che sia realmente di tutti e non appannaggio solo di pochi. Le regionali sono alle porte e non è possibile che, in Campania, Forza Italia continui ad essere espressione di una classe dirigente più incline a curare i rapporti con palazzo Grazioli che con il proprio elettorato.
Di particolare rilievo, per DAnna la sconfitta senza mezzi termini di FI in provincia di Caserta, in passato roccaforte azzurra, con il secco ko rimediato a Casapesenna, Castelvolturno e Casal di Principe, comuni tutti passati al Pd. Resta la consolazione di Nola e Torre del Greco (in provincia di Napoli), dove hanno pesato le forti personalità di Biancardi e Borriello tra cui Borriello, in particolare, addirittura osteggiato dalla dirigenza provinciale del partito allatto della sua candidatura.
Di fronte alla testuale evidenza dei numeri - conclude il parlamentare - sarà bene che il presidente Berlusconi ecciti una profonda riflessione autocritica nel movimento campano aprendo ad una gestione che sia realmente di tutti e non appannaggio solo di pochi. Le regionali sono alle porte e non è possibile che, in Campania, Forza Italia continui ad essere espressione di una classe dirigente più incline a curare i rapporti con palazzo Grazioli che con il proprio elettorato.