Ecstasy, hashish e marijuana. Spaccio al dettaglio radicatissimo nei territori di Perugia e della Media Valle del Tevere. Per questo sedici persone sono state destinatarie di altrettante ordinanze di misura cautelare, in carcere, ai domiciliari, o con obblighi, emesse dal gip di Perugia Lidia Brutti su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Perugia Massimo Casucci, in seguito all´attività d´indagine sviluppata dai carabinieri della compagnia di Todi. Un capo bulgaro, e moltissimi spacciatori al dettaglio italiani. Persone perfettamente inserite nel tessuto sociale che spacciavano ad una clientela variegata per estrazione sociale. Dalle prime ore dell´alba di giovedì, in diversi comuni della provincia di Perugia ed a Mantova, oltre ottanta carabinieri e due unità cinofile antidroga del nucleo di Firenze sono stati impegnati, nell´ambito di un´indagine, denominata operazione Bellomo, condotta dai carabinieri di Todi in diverse località della provincia di Perugia. Il capitano Marcello Egidio, insieme al luogotenente delle compagnia di Tosdi Aleo e a quello di Marsciano, Fiaschini, ha spiegato i particolari dell´indagine in una conferenza stampa. L´input dal quale ha avuto origine l´indagine antidroga veniva acquisito incidentalmente in un altro contesto investigativo: nell´autunno del 2012, il comune di Marsciano era stato preso di mira da un gruppo di malviventi che avevano consumato numerosi furti in abitazioni. A seguito di tali fatti, i carabinieri hanno svolto specifiche attività investigative che, da un lato, permettevano di arrestare due cittadini albanesi, autori dei furti anzidetti e dall´altro, di raccogliere elementi sull´attività di spaccio svolta da alcuni soggetti residenti nel territorio marscianese. Il Norm di Todi ha quindi condotto, una complessa e articolata indagine, che ha consentito di delineare esattamente i contorni di un vasto traffico di stupefacenti, di hashish e marijuana, ma anche cocaina e droghe sintetiche, quali l´ecstasy, ben radicato in diversi comuni (Marsciano, Deruta, Fratta Todina e Perugia) e gestito da varie persone che operavano autonomamente o in concorso tra di loro. Le indagini si sono sviluppate attraverso prolungati servizi di pedinamento, appostamenti, sequestri, arresti ed escussione di numerosi assuntori di droghe. Il fulcro della fitta rete di spaccio è rappresentato da uno straniero bulgaro il quale, servendosi di svariati pusher, riforniva a Marsciano, Fratta Todina, Deruta, numerosi assuntori in quantitativi, talvolta, anche consistenti. Tra i vari cavalli dello spacciatore in questione figura un italiano di quarantacinque anni, residente a San Venanzo (TR), che aveva un duplice compito: riscuotere, anche con le maniere forti, i pagamenti delle droghe vendute a credito e spacciare, soprattutto l´ecstasy, in alcune discoteche di Perugia, i militari gli hanno sequestrato un tirapugni. Altri pusher dello straniero, invece, oltre ad effettuare lo spaccio ´´di strada´´ provvedevano ad occultare per conto dello stesso, presso le proprie abitazioni, importanti partite di droga. Lo spacciatore inoltre, per sfuggire ad eventuali controlli delle forze dell´ordine, si faceva accompagnare, nelle trasferte connesse alla gestione dell´attività di spaccio, dalla fidanzata che, in alcune circostanze, celava la droga nella propria biancheria.Lo spacciatore, a sua volta, si riforniva della droga, in quantità ragguardevoli, attraverso diversi canali. In particolare: da C.G., perugino di trentadue anni, gestore di un ristorante a Deruta e dal cognato, A.V., un trentaquattrenne, originario di Torre Annunziata (NA), si approvvigionava di hashish. La droga commercializzata dai due cognati presentava delle peculiarità: veniva confezionata a forma di ´´ovoletti´´ e chiamata in gergo ´´super polline´´ per l´elevata percentuale di principio attivo.In carcere sono finiti, un ristoratore 32enne di Perugia D.S.W., e due cognati di origine campana C.G., e A.V.. Agli arresti domiciliari sono invece finiti :T.L. 31enne di Fratta Todina, B.L.un italiano di 45 anni, M.R., un italiano 34enne, residente a Gubbio; M.I.A., un romeno di 25 anni, residente a Marsciano, I.I.A., un romeno di 21 anni, residente a Marsciano; T.I., una romena di 26 anni, residente a Foligno. Obbligo di dimora nei comuni di residenza, con obbligo di permanenza domiciliare notturna: N.A.I., bulgaro 32enne, residente a Marsciano; L.M.I., bulgaro 32enne, residente a Perugia e. P.E., italiano 35enne, residente a Marsciano.

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