Altre 24 ore. Almeno. E’ il nuovo termine che si sono dati i rappresentanti delle forze politiche che questa sera si sono incontrati per la (non) formazione della nuova squadra di governo di Torre Annunziata. Il tanto atteso vertice alla fine si è concluso con una ennesima fumata nera che sta cominciando ad innervosire non poche forze politiche impegnate a trovare una sintesi. L’incontro, durato fino a mezzanotte quasi, non è servito a nulla. “I democratici si sono presentati in tre (il segretario Ciro Passeggia, il capogruppo Lello Ricciardi e Pietro Lucibelli, ndr) e questo di certo non ha aiutato a trovare una sintesi – tuonano alcuni consiglieri presenti alla riunione. Non solo – afferma invece il capogruppo di Nuovo Centro Domenico Ossame – hanno anche invitato all’incontro una forza politica non presente in consiglio comunale e che noi non conosciamo minimamente (Salvatore Scarpa dei Socialisti, ndr)”.

Un nulla di fatto quello di questa sera dovuto alla richiesta del Partito Democratico di esprimere, oltre al Sindaco, anche tre assessori nella nuova giunta. Una richiesta lanciata dal segretario Passeggia ma subito bocciata dagli altri partiti. Quello che sicuramente il PD otterrà sono le deleghe ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica. A Nuovo Centro andranno le deleghe alle Politiche Sociali e Cultura, Sport e Spettacolo. Certo il nome di Vincenzo Angellotti, resta ancora in piedi il ballottaggio tra il dottore Vincenzo Di Sarno e la giovane Annamaria Raiola. Ancora in alto mare i nomi del PD anche perché da più parti si sta cominciando a mettere in discussione il nome di Fausta Cirillo, assessore della giunta tecnica attualmente in carica e che Starita vorrebbe confermare. “Il Sindaco può esprimere un assessore di propria diretta fiducia solo nel caso in cui avesse mantenuto un profilo super partes rispetto alle forze che lo sostengono. Dal momento che il primo cittadino ha deciso di fare ritorno nel PD, o il PD accetta Fausta Cirillo come proprio assessore, oppure il sindaco dovrà rinunciare a chiedere la riconferma” lapidario il commento di un consigliere. Un attacco a Starita che non si ferma all’avvocato Cirillo. “Nel momento in cui si decide di azzerare e aprire una fase nuova – afferma un altro consigliere - sarebbe opportuno e saggio che questo stop and go coinvolgesse tutti gli enti di nomina politica, come la Commissione Ambiente, il Nucleo di Valutazione, il presidente della Prima Vera, ecc.

A sorpresa presente all’incontro anche Francesco Anzalone dei Progressisti e Democratici, nonostante avessero posto la pregiudiziale sul ritorno di Peppe Raiola in giunta, l’unico assessore della passata giunta che lasciò il Consiglio per assumere la carica di assessore. Un rientro sul quale questa sera il sindaco ha definitivamente messo una pietra sopra. “Due anni fa – ha detto Starita ai presenti – dissi a Raiola di non dimettersi perché poi, se le condizioni politiche cambiavano (come poi è successo), non avrei potuto garantire la permanenza in Giunta". Molto degli equilibri tra le forze politiche dipenderà anche dalla presenza o meno in coalizione dei progressisti: resta ora da capire se saranno disposti a cambiare nome da indicare in Giunta, oppure si chiameranno definitivamente fuori dalla nuova maggioranza.

Catello Germano
Raffaele Perrotta