Vitagliano replica a De Stefano: Quella spazzatura non mi riguarda...
08-06-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
"Non è compito mio ripulire quel tratto di spiaggia interdetto ai bagnanti". E´ piccata la risposta di Alfredo Vitagliano, concessionario dello storico ´Lido Azzurro´, al Consigliere comunale, con delega all´Ambiente, Raffaele De Stefano.
Oggetto della polemica a distanza, l´ormai celebre tratto del litorale oplontino compreso proprio tra il Lido Azzurro e Capo Oncino. Una lingua di spiaggia ancora oggi piena di rifiuti. Ieri, De Stefano aveva chiaramente invitato Vitagliano ad assumersi il compito di bonificare l´intera area. La replica, però, non si è fatta minimamente attendere: "Stiamo parlando di 4 km di spiaggia inaccessibili al pubblico e che non rientrano nella concessione da me regolarmente pagata - prosegue Vitagliano - . Come testimonia il cartello, in mostra al termine del tratto in concessione, quella zona è interdetta per pericolo di crollo. Dispiace - chiosa infine Vitagliano - leggere dichiarazioni inesatte da parte di un Consigliere che considero, tuttora, competente ed attivo sul territorio. Ma, così facendo, si rischia di lanciare solo messaggi impropri ai cittadini".
Salvatore Piro
Oggetto della polemica a distanza, l´ormai celebre tratto del litorale oplontino compreso proprio tra il Lido Azzurro e Capo Oncino. Una lingua di spiaggia ancora oggi piena di rifiuti. Ieri, De Stefano aveva chiaramente invitato Vitagliano ad assumersi il compito di bonificare l´intera area. La replica, però, non si è fatta minimamente attendere: "Stiamo parlando di 4 km di spiaggia inaccessibili al pubblico e che non rientrano nella concessione da me regolarmente pagata - prosegue Vitagliano - . Come testimonia il cartello, in mostra al termine del tratto in concessione, quella zona è interdetta per pericolo di crollo. Dispiace - chiosa infine Vitagliano - leggere dichiarazioni inesatte da parte di un Consigliere che considero, tuttora, competente ed attivo sul territorio. Ma, così facendo, si rischia di lanciare solo messaggi impropri ai cittadini".
Salvatore Piro