Boscotrecase. Quattro scarcerazioni su 6, anche quella del dipendente “fannullone” Michele Borrelli, l’istruttore amministrativo agli Affari Generali che timbrava il cartellino per lui e per un collega, coprendosi la testa con una scatola; 7 obblighi di firma revocati; 3 invece gli impiegati comunali già tornati al lavoro. Si tratta della neo-comandante della polizia municipale di Boscotrecase, Clotilde Maria Liotto, del responsabile del Settore Patrimonio Salvatore Izzo (difeso dal legale Michele Riggi), che oggi è stato richiamato in fretta e furia dal sindaco Pietro Carotenuto per chiudere il bilancio di previsione del Comune.

Al lavoro negli uffici di via Rio anche sua moglie, Carla Avino. Per tutti, il gip dopo l’ultimo blitz anti-assenteismo aveva disposto uno stop di 6 mesi. Scarcerati poi Ciro Iannucci, Teresa Carotenuto e Antonio Noto (la misura per questi ultimi è stata sostituita con una sospensione dai pubblici uffici per la durata di un anno). Tra i vigili coinvolti, infine, il giudice ha ridotto la sospensione da un anno a 3 mesi all'ex capo della polizia locale, Damiano Policarpo (difeso dal legale Ferdinando Striano). Stessa sorte per Francesco Di Palma e Giovanni Carotenuto.   

Questi i primi sviluppi della maxi-inchiesta fannulloni, scoppiata al Comune di Boscotrecase lo scorso 12 luglio e dalla eco mediatica addirittura europea. Il gip Giovanni de Angelis, del Tribunale di Torre Annunziata, dopo gli interrogatori di garanzia ha in gran parte accolto le richieste formulate dagli avvocati (tra loro anche i difensori Elio D’Aquino - Gennaro De Gennaro - Bernardo Brancaccio) dei 30 impiegati comunali finiti sotto inchiesta e accusati a vario titolo di truffa aggravata in concorso e false attestazioni per 296 episodi di assenteismo totali documentati in meno di due mesi di indagini. 


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"