Truffa, falso in atto pubblico e corruzione, arrestato un tecnico dell’ufficio comunale di Castellammare di Stabia.

Nella mattinata di venerdì 22 settembre, su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, la compagna della Guardia di Finanza e la Polizia Municipale di Castellammare di Stabia, al termine di una complessa indagine, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, nei confronti di un dipendente dell'ufficio tecnico del comune di Castellammare di Stabia.

Il soggetto destinatario della misura cautelare, il tecnico Eduardo Calò, è accusato di vari episodi di corruzione, truffa e falso in atto pubblico, in concorso con altri soggetti che nel tempo sono stati responsabili di abusi.

Le indagini condotte dai due Uffici di Polizia - con attività di intercettazioni telefoniche, acquisizioni documentali, interventi in vari cantieri culminati anche in sequestri - hanno permesso di accertare numerose e gravi condotte penalmente rilevanti perpetrate dal tecnico comunale che, incaricato dal comune di eseguire sopralluoghi in cantieri dove erano in atto costruzioni e ristrutturazioni, in cambio di denaro, dai 500 ai 1500 euro per pratica, convinceva gli autori degli abusi edilizi che poteva risolvere il loro "problema".

Nella maggior parte dei casi le irregolarità erano perpetrate con falsificazione di documenti o promesse di riuscire ad ottenere licenze edilizie e/o condoni in sanatoria.

Sul caso, interviene il sindaco di Castellammare di Stabia Antonio Pannullo: “Fin dal giorno del mio insediamento ho detto a chiare lettere che sull’operato dalla macchina comunale non dovevano esserci più coni d’ombra e che tutto deve essere fatto nella massima trasparenza e nel rispetto delle leggi. Un input politico-amministrativo chiaro e preciso che ha indotto i nostri agenti della Polizia Municipale, ovviamente con il fattivo supporto degli uomini della Guardia di Finanza, a far partire le indagini che hanno portato oggi alla misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari di un dipendente dell'ufficio tecnico del Comune”.

La lotta all'illegalità – ha continuato il primo cittadino stabiese - è da sempre uno dei capisaldi dell'amministrazione che guido. Da parte nostra ci sarà sempre massima collaborazione con gli investigatori. Non dobbiamo coprire nessuno. Anzi la legalità deve essere un fiore all’occhiello per la nostra città, quello che è accaduto in queste ore è la chiara dimostrazione che non facciamo sconti a nessuno”.


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