Si fa il punto sull’inevitabile passaggio dalla ludopatia all’usura nel convegno tenutosi  al teatro  Don Peppe Diana di Portici, organizzato dal Centro di Ascolto Antiusura “Don Pino Puglisi”.

I relatori Maurizio Fiasco sociologo e membro dell’Osservatorio Ministeriale per il contrasto al gioco d’azzardo e Antonio Maria Mira giornalista, hanno illustrato le risultanze di uno studio sui nuovi stili di vita  e socialità  per non cadere nella trappola, spiegati in un progetto indicato nel volume “Dalla ludopatia all’usura” realizzato col sostegno di “Fondazione con il Sud” che pone un altro tassello per la demolizione della mentalità usuraia che sta dilagando sempre più nella società. 

Emerge che resta assai difficile il lavoro da farsi per combattere la ludopatia primo passo verso l’usura che porta le persone ad azzardare i propri averi nel gioco fino alla perdita estrema.  Un comportamento che  sfocia  poi nell’usura con cui stabilisce un rapporto stretto e che è gestita  da criminali  ai quali in pratica viene consegnata la propria vita.

Si tratta di una vera e propria emergenza sociale che trascina le persone in un baratro di fronte alla quale sindaci, amministratori , commercianti di Portici, San Giorgio, San Sebastiano ed Ercolano hanno deciso due anni fa di costituirsi in una vera e propria Rete Nazionale dei Sindaci contro il gioco d’azzardo. 

Padri di famiglia, madri, ragazzi, giovani, anziani che giorno dopo giorno scommettono e sistematicamente perdono sempre più denaro e se stessi. Dalla ludopatia all’usura il passo è breve. Sono state presentate al convegno anche testimonianze di coloro che ne sono usciti, così da dare speranza e tornare a far sorridere. Infine, è grande la responsabilità dello Stato che dovrebbe farsi carico di precise responsabilità legiferando e disciplinando in maniera più restrittiva la diffusione delle attrezzature per il gioco d’azzardo e attivando nel contempo una sensibilizzazione sulla gravità delle conseguenze della dipendenza.


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