Nella biblioteca di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, Francesco Nicodemo ha presentato il suo libro “Disinformazia . La comunicazione ai tempi dei social media”. Presenti il Sindaco Giorgio Zinno, Giancarlo Panico strategist e Samuele Ciambriello docente universitario.

E’ un libro che parla  di disinformazione e di comunicazione politica e aiuta a stabilire come bisogna attrezzarsi per far sì che la disinformazione non sia nociva  alla democrazia. Un libro che spiega come è cambiato il mondo della comunicazione e della comunicazione digitale.

“Ma siamo liberi di navigare sulla rete   e siamo noi a controllare la rete ?”, si chiede l’autore.  In realtà, ogni volta che transitiamo nella rete, diamo un comando, lasciamo  una traccia, un dato che le piattaforme elaborano dandoci la possibilità di interagire con tutti  dall’interno di una “bolla” perfetta, di un mondo tranquillo creato ad hoc per noi.  Ma chi è Francesco Nicodemo. Un giovane quarantenne che lavora da anni nella comunicazione  esperto di  innovazione digitale con una buona  capacità dialettica e una esperienza maturata  nelle segreterie della politica. Egli  ha voluto portare all’attenzione del pubblico un aspetto importante e delicato dell’attuale modo  di fare informazione.

“Ho scritto un libro sulla disinformazione, sulla comunicazione e sulla politica, cercando di farmi guidare dalla curiosità di tutto quello che mi accadeva intorno sulla rete”. Nicodemo spiega come si forma oggi l’opinione ,soprattutto politica,  alla luce dei nuovi mezzi social di comunicazione  e si chiede  se siamo noi a controllare l’informazione, o questa ha preso il sopravvento disorientando i cittadini sottoposti a un vero e proprio bombardamento di informazioni e influenzandone le decisioni, e se sia possibile  discernere tra  notizie esatte e inesatte.

L’opera parte dalle fake news, cioè da quegli articoli redatti  con informazioni inventate, ingannevoli, pubblicati  nell’intento di disinformare mettere in campo menzogne o mezze verità  insinuando il dubbi e  mettendo in discussione anche le certezze acquisite. L’autore ha cercato di smascherare le distorsioni che  agiscono sulla nostra percezione della realtà,  invitando  a utilizzare le potenzialità del digitale  in maniera costruttiva e facendo sentire ciascuno protagonista di un progetto comune. “Si è in un contesto che cambia rapidamente -  scrive Nicodemo -  ci vuole una leadership in grado di dominare il cambiamento e non subirlo uscendo dalle paranoie digitali. Questa consapevolezza può darla solo la politica dove per politica intendo il civismo autentico, il mettersi a disposizione degli altri in base alle proprie possibilità”.

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