Nell’ambito delle attività di tutela ambientale programmate,  gli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco, stanno proseguendo nella capillare azione di monitoraggio del territorio al fine di individuare, prevenire, e reprimere qualsivoglia forma di abusivismo, alterazione, compromissione ed illecito sfruttamento del suolo e delle acque.

La suddetta attività accertativa, ha portato solo nell’ultima settimana, al sequestro di due autolavaggi per mancanza di autorizzazioni di natura ambientale, nonché per la gestione illecita di rifiuti.

Nello specifico, personale della Guardia Costiera di Torre del Greco, in collaborazione con la Polizia Locale di Ercolano e coadiuvati dall’Arpac, hanno sottoposto a sequestro un’area di circa 900 mq, disposta su due livelli, adibita a stazione di autolavaggio. Il soggetto, successivamente deferito all’Autorità Giudiziaria, sversava i reflui di natura tecnologica non depurati, direttamente nell’alveo di bonifica del comune di Ercolano, inoltre esercitava una gestione illecita di rifiuti avendo accumulato nella medesima area circa 500 pneumatici fuori uso non smaltiti, accatastati in varie zone del sito. Allo stesso soggetto sono stati poi elevate due sanzioni amministrative, per un totale di circa 2200 euro, per omessa tenuta del registro di carico e scarico rifiuti nonché per mancata differenziazione degli stessi.

Tale attività segue quella condotta pochi giorni fa nel Comune di Portici, ove personale della locale Guardia Costiera, del nucleo NISS della Polizia locale di Portici e personale dell'Arpac, hanno sequestrato un autolavaggio che non era in possesso delle autorizzazioni previste dalla normativa in vigore per il corretto smaltimento dei reflui e dei fanghi prodotti dall'attività. Anche in tale occasione è stata sequestrata l'area, di circa 150 mq, con i relativi impianti/ attrezzature ed i responsabili (due persone) sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria. Agli stessi soggetti è stata elevata anche una sanzione amministrativa, di circa 500 euro, per omessa tenuta dei registri di carico e scarico rifiuti.

Anche via mare è stata posta in essere una mirata attività di vigilanza finalizzata alla prevenzione e repressione di fenomeni di illegalità in materia di tutela del patrimonio ittico, a seguito della quale sono state elevate diverse sanzioni  amministrative per attrezzi da pesca non consentiti, che sono stati anche posti sotto sequestro, a carico di ignoti; e per il mancato rispetto della composizione dell’equipaggio di una unità da pesca, per un totale di circa 1.400 euro di sanzioni.


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