Molto spesso i videogiochi vengono sottovalutati: nei decenni passati, molte persone li hanno additati come i principali responsabili di assuefazione e di rinuncia alla vita sociale. In realtà, così come accade per qualsiasi aspetto della vita, non è il videogioco in sé il vero problema, ma l’uso che se ne fa. Premesso che serve avere equilibrio e che i videogiochi non devono diventare palliativi della vita reale, in qualche modo possono giovare alla salute e al benessere del giocatore. A sottolineare tutto ciò i risultati di uno studio condotto dal ricercatore Vikranth Bejjanki, pubblicato dalla nota rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS).

Lo straordinario successo di videogiochi e browser game
Una ricerca condotta dall’Università RMIT di Melbourne ha dimostrato che i videogiochi aiutano il cervello a stimolare la produzione di endorfine, i noti ormoni che provocano gratificazione e felicità. Non a caso sono sempre di più gli utenti che amano un passatempo come questo che, ultimamente, spopola anche sul web. Meglio conosciuti come browser game, i videogiochi del web sono quei giochi accessibili direttamente dal proprio browser, senza la necessità di dover scaricare programmi sul proprio pc. Inoltre, da quando su internet sono scaricabili istruzioni di gioco e informazioni di ogni tipo su questo argomento, oramai anche per i player alle prime armi è diventato più semplice imparare e apprezzare i videogames. Questa grande quantità di informazioni ha fatto sì che gli utenti, nel tempo, si interessassero a giochi sempre diversi: basti pensare a un settore sempre più gettonato come quello dei casinò online, per i quali è addirittura possibile scovare i trucchi per massimizzare le vincite alle slot machine, una delle sfide più apprezzate del settore dei casinò dagli utenti italiani. Più è grande la sfida e più sarà grande la soddisfazione di averla vinta.

Giocare fa bene al cervello: la ricerca di Bejjanki
Secondo lo studioso Bejjanki, giocare ai videogames aiuterebbe il cervello sotto diversi punti di vista. In base a quanto rilevato durante la propria ricerca, i videogiocatori posseggono una capacità percettiva superiore alle altre persone: inoltre, i benefici coinvolgerebbero anche i riflessi, le proprietà cognitive del cervello, la concentrazione e il grado di attenzione degli individui. Fra l’altro, secondo Vikranth Bejjanki, i videogiochi sarebbero utili anche come coadiuvante esperienziale nella vita reale: le competenze apprese durante il gaming, infatti, possono essere trasferite dal gioco alla realtà, fungendo come un vero e proprio meccanismo di apprendimento. Ciò verrebbe confermato dall’utilizzo del gioco che già oggi si trova alla base dei simulatori di volo o di guida: hardware o software che garantiscono la padronanza di aspetti tecnici senza una pratica “reale”.

Quali sono gli altri benefici dei videogiochi?
Oltre a quelli già citati, i videogiochi posseggono altri numerosi benefici: ad esempio, potenziano la capacità di adattamento di un individuo al contesto che lo circonda. Grazie al potenziamento della memoria, e all’acquisizione di nuove esperienze virtuali, il cervello riesce ad assimilare e ad organizzare meglio le nuove informazioni provenienti dagli stimoli sensoriali: il che si traduce in un cambio di prospettive immediato, fondamentale per affrontare le situazioni nuove nelle quali ci si trova. Infine, il gaming porta dei vantaggi anche fisici: la coordinazione fra arti e cervello migliora, permettendo ad esempio alle mani di reagire prontamente. Non è un caso che alcuni medici sfruttino i videogiochi per potenziare la coordinazione.

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