L’Autorità Anticorruzione torna a scrivere al sindaco, al segretario generale e all’OIV di Torre Annunziata. In una missiva datata fine dicembre scorso, e resa pubblica dal giornalista Salvatore Sparavigna, si richiede “al responsabile della trasparenza di adempiere alla pubblicazione dei dati sul sito istituzionale” così come dettato “dagli articoli 14 e 22 del decreto legislativo 33 del 2013”.

Ma non sono solo queste le mancanze. Riprendendo la lettera dell’ANAC, a firma della dirigente Morgante, si evidenzia che, per non incorrere in “violazione degli obblighi di trasparenza”, il dottor Capuano, segretario generale oplontino, deve “provvedere a fornire proprie valutazioni in ordine alle controdeduzioni prodotte dai dirigenti Pesacane (oggi in pensione, ndr), Ariano e D’Alessio”. Quali sono le controdeduzioni a cui fa riferimento l’Autorità per le quali Capuano non ha fornito le proprie valutazioni? Non è dato saperlo, sebbene per una mancanza simile si può incorrere “nella violazione degli articoli 43, 45, 46 e 47 dello stesso decreto 33”.

Non è la prima volta che l’Autorità guidata dal magistrato Raffaele Cantone sollecita l’amministrazione Starita alla pubblicazione di atti. Già a fine settembre un primo rapporto di 4 pagine dove si segnalavano tutte le mancanze del sito dell’Ente. “Da allora non ho avuto alcuna risposta, sebbene era loro compito informare anche me perché figuro tra i destinatari della missiva”, ha affermato Sparavigna che ha incalzato il responsabile anticorruzione e trasparenza di “non rispondermi e non fornirmi documenti che richiedo e la cui pubblicazione è obbligatoria”. Un esempio su tutti: “Il decreto sindacale di nomina dell’architetto Gino Di Donna a facente funzioni. Mi è stato risposto che avrei dovuto scrivere con il modulo per l’accesso agli atti ma da 60 giorni non ho ancora avuto risposta”.


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