“È un dato veramente fantastico, io non trovo le parole opportune per esprimere i sentimenti che provo nel vedere questa partecipazione”. È stato questo il primo commento del Sostituto Commissario Antonio Troiano, quando ha saputo del numero di firme che ad oggi erano state raggiunte.
Ancora amareggiato per un “provvedimento per esigenze di servizio, le cui motivazione, per me, sono poco sostenibili”.

Poco meno di 1000 persone hanno sottoscritto l’appello e numerosi sono i moduli che in queste ore stanno girando per la città e che torneranno, nei prossimi giorni, tra le mani del comitato promotore.

Dopo giorni di silenzio, Troiano torna a parlare e lo fa con un’intervista pubblica.


Nessuno si aspettava una tale partecipazione di persone all’appello per lei. Come la vive questa situazione?

“È un dato veramente fantastico, non trovo le parole opportune per esprimere i sentimenti che provo nel vedere questa partecipazione. È una solidarietà del tutto spontanea l’interesse per il caso di un umile poliziotto che ha fatto solo il suo dovere”.

Come si comporterà verso questa decisione di trasferirla?

“Mi atterrò a quelle che sono le indicazioni dei superiori gerarchici però cercherò, attraverso tutte le forme consentite dalla legge, di impugnare questo provvedimento di trasferimento. Ritengo di poter dare ancora un valido contributo alla città insieme ad altri colleghi che hanno un eccezionale professionalità ed una grande abnegazione per il servizio”.

Tra i tanti commenti giunti in questi giorni, c’è chi faceva notare una coincidenza strana tra la fine dei lavori della commissione di accesso, la sistemazione del quadro politico e questo provvedimento nei suoi confronti.

“Potrebbero essere solo impressioni e quindi come tali rischierei di fare dichiarazioni forvianti che non sarebbero opportune in questo momento e neppure giuste nei confronti della cittadinanza. Quello che bisogna ricercare è la verità di quello che è accaduto. Questa città merita di sapere perché ci sono stati una successione di eventi legati alla commissione d’accesso. Ripeto come impressione ritengo che ci sia qualcosa di oscuro che va chiarito ma non per quanto riguarda la mia problematica, il mio caso personale, ma per quanto attiene la vicenda legata agli ultimi fatti della politica locale, a tutte le attività svolte”.

Di solito la città risponde sempre con molta timidezza a questo tipo di iniziative. Questa volta, già dalle prime battute, è stato un notevole successo. Purtroppo ci sono ancora tanti, troppi cittadini che non hanno i mezzi pe conoscere determinate situazioni.

“Queste iniziative dimostrano il contrario, danno il senso che c’è una volontà popolare in grado di approfondire e di arrivare a dei livelli istituzionali per capire e conoscere il proprio futuro, quali sono gli orientamenti, perché accadono determinate cose, quali sono gli equilibri. Io la ritengo un’iniziativa eccezionale, per questo sono molto grato a tutti coloro che hanno ritenuto di aderirvi perché si tratta di un moto di coscienza popolare che non è più disposta ad accettare i silenzi, i soprusi, le false verità ma vuole andare a fondo per il futuro dei proprio figli e della propria città”.


Raffaele Perrotta