Una 26enne marocchina residente nel nord Italia lascia il marito e scende al sud, trova lavoro come promoter commerciale e inizia a darsi da fare per vivere dignitosamente la sua vita in provincia di Napoli.
Ma i suoi parenti e il marito non sono d’accordo per motivi religiosi sulla separazione e dal nord scendono in auto, marito e fratello, devono prenderla e riportarla a casa, anche con la forza.
Questo è quanto è stato accertato ieri sera dai carabinieri a Pompei. I militari della locale stazione sono intervenuti nel centro commerciale “la Cartiera” traendo in arresto il marito 32enne e il fratello 29enne della giovane signora per violenza privata, lesioni personali e tentato sequestro di persona.
Un maresciallo dei carabinieri e un agente di polizia che liberi dal servizio erano in giro per il centro commerciale hanno sentito la donna gridare mentre marito e fratello cercavano di trascinarla nel parcheggio per caricarla in auto e riportarla a Carpenedolo, in provincia di Brescia, dove abitava con il marito, e, intuita la situazione, sono intervenuti bloccando i 2 soggetti.
Sul posto sono subito arrivati anche i carabinieri di Pompei.
Rassicurata dai carabinieri la 26enne è stata fatta medicare all’ospedale di Castellammare di stabia ove i medici le hanno riscontrato una trauma alla mano destra guaribile in 4 giorni.
Subito dopo ha presentato denuncia, raccontando le traversie per la sua separazione, che i parenti non volevano accettare per motivi religiosi. gli arrestati sono in attesa di rito direttissimo.