Oplontis: da sito UNESCO a villa per cerimonie. Infiamma la polemica
11-07-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Un post su facebook, poche parole e subito il tam tam corre per tutta la rete e la città. "Oplontis da patrimonio dell´umanità a location ad uso esclusivo della Soprintendenza archeologica di Pompei". Queste le parole di Vincenzo Marasco, presidente del Centro Studi Niccolò D´Alagno, che ha pubblicato il messaggio sui social.
Secca la risposta del Sovrintendnete Osanna che, tramite l´ufficio stampa, afferma è una cena organizzata da una società privata che ha fatto richiesta per avere la disponibilità della villa, pagando il canone di 5000 euro e lo straordinario ai custodi.
Pochi minuti dopo il post di Marasco, sempre sui social, inizia a girare linvito ad un incontro per dimostrare il nostro dissenso presso lingresso del Sito. Lappuntamento è per domani alle 18.
La rabbia dei cittadini torresi è indirizzata alla Soprintendenza ed al Mibac che non ha scelto il sito torrese tra i 32 per le aperture serali estive, preferendolo trasformare in un ristorante chic. Siamo oltre i limiti di sopportazione continua Marasco di queste politiche affaristiche poco accorte ai bisogni ed al bene del territorio. Infine la polemica contro la classe politica addormentata.
Gli scavi di Oplonti precisano dalla Soprintendenza sono stati esclusi perché non rientrano tra i siti con maggiore fruibilità. Inoltre i soldi che si incassano con queste iniziative che si svolgono anche a Pompei o Ercolano vanno a finanziare la programmazione sui siti archeologici, tra cui rientra anche quello di Torre.
Raffaele Perrotta
Secca la risposta del Sovrintendnete Osanna che, tramite l´ufficio stampa, afferma è una cena organizzata da una società privata che ha fatto richiesta per avere la disponibilità della villa, pagando il canone di 5000 euro e lo straordinario ai custodi.
Pochi minuti dopo il post di Marasco, sempre sui social, inizia a girare linvito ad un incontro per dimostrare il nostro dissenso presso lingresso del Sito. Lappuntamento è per domani alle 18.
La rabbia dei cittadini torresi è indirizzata alla Soprintendenza ed al Mibac che non ha scelto il sito torrese tra i 32 per le aperture serali estive, preferendolo trasformare in un ristorante chic. Siamo oltre i limiti di sopportazione continua Marasco di queste politiche affaristiche poco accorte ai bisogni ed al bene del territorio. Infine la polemica contro la classe politica addormentata.
Gli scavi di Oplonti precisano dalla Soprintendenza sono stati esclusi perché non rientrano tra i siti con maggiore fruibilità. Inoltre i soldi che si incassano con queste iniziative che si svolgono anche a Pompei o Ercolano vanno a finanziare la programmazione sui siti archeologici, tra cui rientra anche quello di Torre.
Raffaele Perrotta