Il piano di evacuazione per il Vesuvio ´´prevede lo sfollamento di 500 mila persone, ma ignora i beni culturali´´. E´ l´ex sottosegretario alla protezione civile Franco Barberi, oggi copresidente della Commissione Nazionale Grandi Rischi a denunciarlo in un convegno organizzato oggi a Roma da ministero dei beni culturali e protezione civile, sul terremoto che nel 1997 colpi´ Umbria e Marche. Il censimento dei beni culturali a rischio e´ un lavoro in gran parte ancora da fare un po´ in tutta Italia, dice Barberi. Che racconta di aver convinto due anni fa la Regione Campania ´´a destinare i fondi alla soprintendenza per il censimento dei beni culturali della zona del Vesuvio´´. Un lavoro che non si e´ mai fatto, spiega, anche se i fondi, ´´qualche centinaio di migliaia di euro´´, erano stati trovati. ´´Non siamo riusciti a concludere accordi con la soprintendenza per attivare questo lavoro - precisa Barberi - e´ una lacuna che va risolta´´. In Campania le soprintendenze sono oberate di lavoro, nota poi il capo della protezione civile Guido Bertolaso. ´´Pensiamo che con Barberi e con noi i soprintendenti possano portare avanti questo censimento. Molte situazioni comunque si conoscono gia´ - conclude - nel contesto di un piano di evacuazione del Vesuvio sapremmo gia´ dove serve un intervento immediato´´.