I rappresentanti del Movimento Mo Bast (Pietro Avino, Antonio Panariello, Ferdinando Servino e Michele Boccia) si sono recati questa mattina a Roma per manifestare a Montecitorio in occasione dell´approvazione del decreto sulle liberalizzazioni da parte della Camera dei Deputati. Avevano annunciato una mobilitazione nei giorni scorsi e hanno organizzato la trasferta con un passaparola su facebook: a Roma per sostenere l’emendamento presentato da Franco Pontone, senatore del PdL, che prevede una tariffa RC Auto unica per gli automobilisti nelle classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive. Una giornata che si è svolta prima con una visita all’ISVAP, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, per la consegna di un documento, fatto protocollare, firmato dal Comitato Mo Bast e da varie associazioni di Terzigno e Poggiomarino (Orgoglio Meridionale, La Sveglia e Diritti dei Cittadini) che recita così: “Chiediamo un incontro urgente per avere risposte in merito alle richieste pervenutevi da Bruxelles. Inoltre, visto che il Decreto 5025 Art. 32 stabilisce che non ci possono essere premi differenziati sul territorio per gli assicurati nelle classi di massimo sconto, vi invitiamo a vigilare affinchè le assicurazioni mettano da subito in vigore la legge adeguando le tariffe e facendo in modo che non si possano arrecare danni ai consumatori”. Il Movimento Mo Bast, dopo l’incontro avuto col senatore Franco Pontone a Napoli, aveva rivolto un accorato appello ai politici e ai deputati meridionali affinchè si adoperassero a sostenere i lavori nelle commissioni parlamentari riunite Finanze e Attività Produttive: nel 2002 lo stesso emendamento, dopo essere passato al Senato e alla Camera dei Deputati, venne cancellato dal Governo con il Decreto Milleproroghe su pressione, a quanto pare, delle lobby assicurative. “Si tratta di un primo passo importante, ma c’è ancora tanto da fare”, ha sottolineato il presidente di Mo Bast Pietro Avino: “Le assicurazioni devono impegnarsi ad adeguare immediatamente le tariffe, senza tentare di interpretare a modo proprio la legge per fare in modo che nulla cambi. Siamo decisi a far valere le 90mila firme raccolte con la petizione di Mo Bast e presentate a Dicembre scorso al Parlamento Europeo. Abbiamo chiesto all´ISVAP, che ci ha ricevuto solo grazie alla nostra insistenza, in che modo funzionerà il preventivatore presente sul loro sito, perchè se non verrà messo in regola con l´ufficializzazione della legge inizieremo a produrre denunce. La prossima battaglia sarà per i neopatentati”.