Sant'Antonio Abate. Lottizzazione abusiva: confiscata "La Sonrisa" e condannati la moglie ed il fratello del Boss delle Cerimonie, Antonio Polese. E' la sentenza scritta oggi dal giudice del tribunale di Torre Annunziata, Mariaconcetta Criscuolo.

IL VERDETTO. Un anno di reclusione ciascuno per Rita Greco ed Agostino Polese, moglie e fratello del noto Boss delle Cerimonie, Antonio, nonchè titolari dell'azienda che gestisce il "Grand Hotel" turistico alle falde del Vesuvio. Assolti invece per non aver commesso il fatto Sabatino e Maria Rosaria Polese (difesi dagli avvocati Antonio de Martino e Vincenzo Maiello). Tra 90 giorni si conosceranno le motivazioni delle condanne. In sentenza, il giudice ha ordinato la confisca dei terreni de "La Sonrisa".

HOTEL RESTA APERTO. La difesa di sicuro presenterà appello contro la confisca (non ancora esecutiva). Nel frattempo - come precisa il folto collegio difensivo, composto, tra gli altri, dai legali Michele Riggi, Guido Sciacca ed Alberto Vitale - "'La Sonrisa' resta aperta e prosegue la sua attività commerciale". 

L'ACCUSA. Secondo il pm, sull’area occupata dall’Hotel per party e matrimoni di lusso, “dal 1979 in poi è stata compiuta un’attività edilizia, in assenza di titoli abilitativi, violando le più elementari norme edilizie ed urbanistiche e la normativa a tutela del paesaggio”.

“Proprio la parcellizzazione della proprietà delle opere e dei terreni ha reso più semplice agli indagati – così nel 2011 il Gip Nicola Russo, tra le pagine del provvedimento di sequestro de 'La Sonrisa' - la realizzazione di un’opera monumentale (per dimensioni e costi) che è per tutta evidenza unitaria”.

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