La vita senza i social è possibile, ma perché dobbiamo privarcene? E’ questo il dibattito sviluppato alla presentazione del libro di Paola Bottero “Faceboom – 18 vite incatenate ai tempi dei social”, tenuta oggi alla libreria ‘Libertà’ di Torre Annunziata.

L’incontro si è aperto con una emozionante lettura delle scene salienti del libro ad opera dell’attore ( e attrice, senza contraddizioni) Ciro Cascina. “Quello che mi ha colpito di questo libro è la miseria, l’assenza di reali sentimenti che caratterizzano i personaggi inghiottiti dal vortice del virtuale, è quel senso di pietas nel senso più greco del termine, di compassione per sé stessi- afferma Cascina- il problema sorge quando manca l’intelligenza, perché svanisce il confine tra reale e virtuale”.

Con la moderazione della più giovane giornalista del vesuviano Roberta Miele, le curiosità e le domande sul mondo dei social coinvolgono anche il pubblico.

“Se Facebook diventa un vincolo, soprattutto per i più giovani, soffermiamoci sul perché lo è diventato- afferma Bianca Marra, psicoterapeuta del consultorio di Boscoreale – dobbiamo cercare di capire cosa ci ha provocato la dipendenza, cosa ci ha fatto male e perché abbiamo visto nei social uno sfogo.” Facebook è uno strumento, e talvolta può aiutare ad accorciare le distanze, ha più pregi che difetti, l’importante è saperlo usare nel modo giusto e con misura.

Alla domanda “quale è stata la tua ispirazione?” Paola Bottero risponde raccontando la sua esperienza personale, quella che l’ha portata ad iscriversi su una piattaforma virtuale per necessità lavorative, e che l’ha riportata al recupero di tutte le sue vecchie amicizie, riscoprendo la sua vita passata: “Proprio questo mio approccio a Facebook mi ha aiutato a riflettere- afferma l’autrice- e a capire che i 18 protagonisti, ispirati da storie vere, sono chi non voglio essere ma che ho rischiato di essere con Facebook. Per scrivere questo libri quindi mi sono interrogata, ho capito me stessa e la società nel quale vivo, la naturalezza con cui i giovani postano selfie non sempre opportuni e la leggerezza (troppa) con cui il mondo virtuale viene utilizzato”.

Senza fare spoiler, le vite dei 18 protagonisti si ricongiungo e si ritrovano in una comunità, sempre virtuale, che li porterà a capire chi sono, la loro personalità che spesso, volente o nolente, viene deviata dal filtro facebookiano. Chi non si sente perso nel vorticoso mondo di Facebook?

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"