Ammonta a centinaia di migliaia di euro, il giro d’affari legato al riciclaggio di auto e scoperto dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli. In un deposito ‘nascosto’ in via Provinciale Botteghelle di Portici, i militari hanno trovato centinaia di parti di telaio provenienti da fiammanti auto rubate di ultimissima costruzione, pronte per essere reimpiegate nelle officine per riparazioni di carrozzeria impossibili.

 Secondo quanto accertato dagli investigatori, si tratterebbe di pezzi chiamati in gergo locale ‘il musetto davanti’, che in pratica servono a rendere invisibili gravissimi danni conseguenti a incidenti stradali. e poi ancora altre parti di carrozzeria, motori, e alcuni telai punzonati. tutto stoccato all’interno del locale.

L’indagine è partita dal controllo stradale di una vettura con il telaio alterato, i militari, attraverso attente ricerche, hanno scoperto decine di veicoli messi in circolazione con l’utilizzo di pezzi provenienti da auto rubate, facendo luce sulle procedure illegali per il riciclaggio, dalla punzonatura di telai alla falsificazione di documenti, sostituzione di parti identificative e uso di targhe alterate. Il titolare del deposito, B.D., 52enne napoletano è stato denunciato per riciclaggio di veicoli provenienti da furti, nonchè per la gestione illecita di rifiuti.

Le altre 34 persone (tra cui anche incensurati) sono state denunciate a vario titolo, per riciclaggio e per le diverse forme di falso ideologico e materiale connesse alla preparazione dei documenti.
Chiaramente, al termine dell’operazione sono stati anche sequestrati l’intera area e il materiale rinvenuto.
Altri accertamenti sono invece in corso per far luce sulla rete di complicità necessaria ad alimentare il giro illegale.

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