TORRE ANNUNZIATA. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno eseguito stamattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Napoli a carico di Alfonso Chierchia, alias ‘a scigna’, 46enne ras dei "Fransuà" di Torre Annunziata, storico alleato dei Gionta nonchè mandante dell'omicidio di Aurelio Venditto. La vittima, trucidata il 28 febbraio '99 nei pressi della sua abitazione in via Fico, era affiliata ai rivali dei "bicchierini", braccio armato del clan Gallo-Limelli-Vangone di Boscoreale.

Per questo delitto Chierchia, già condannato a 10 anni e 8 mesi per associazione mafiosa, lo scorso 14 settembre ha subito una nuova condanna a 30 anni di reclusione (qui il relativo link). Stessa pena anche per l’esecutore materiale dell'omicidio, Salvatore Di Dato, del clan Birra-Iacomino di Ercolano. Condannati infine a 14 anni anche i due collaboratori di giustizia, Franco Sannino ed Aldo Del Lavale. Dopo la condanna, per Chierchia è giunta oggi un'ordinanza di custodia in carcere anche per il tentato omicidio di Natale Russo, ferito nel corso dello stesso agguato di via Fico.

Secondo il Gup Paola Russo, del tribunale di Napoli, l'omicidio fu voluto dal ras dei "Fransuà" per vendicare l'assassinio di suo cognato, Patrizio Izzo, con il quale Venditto ebbe in precedenza un forte "diverbio" sulla gestione delle fiorenti piazze di spaccio locali. L'omicidio dell'affiliato ai Gallo-Limelli-Vangone fu commesso da Salvatore di Dato, tiratore scelto dei Birra-IacominoAldo Del Lavale, ora pentito di camorra, fornì invece il necessario aiuto logistico prima dell'agguato. 

RAS PER BREVE LATITANTE. Proprio per il timore di una nuova condanna, Alfonso Chierchia a fine giugno si era dato alla latitanza. Il capo dei ‘Fransuà’ aveva lasciato per un permesso premio una casa-lavoro marchigiana - dove stava scontando un residuo pena di due anni - e soggiornato a Torre Annunziata. Poi si era messo in viaggio, non facendo più ritorno a Vasto (Chieti). Il ras si fermò lungo il tragitto a Campodipietra (Campobasso). Lì, infatti, in una villa di campagna alloggia uno zio, che l'ha ospitato fino all'arrivo dei carabinieri. Le forze dell’ordine arrestarono Chierchia lo scorso 6 luglio. Con sé, nascosto all’interno di un sottoscala, il ras aveva una pistola scacciacani senza tappo rosso.

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