Un doppio appuntamento a Pompei e Torre Annunziata, in due città simbolo della buffer zone e del Grande Progetto, per il Ministro per la coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. La prima tappa alle 16 di oggi 27 aprile nella città mariana dove ha incontrato gli operatori turistici, il vescovo Tommaso Caputo ed il candidato sindaco Pietro Amitrano.

Ai giornalisti ha ribadito “l’importanza europea e mondiale che il Grande Progetto Pompei può avere per lo sviluppo della città e dei comuni circostanti. Questa è un'area importantissima, sia dal punto di vista archeologico che del paesaggio e delle bellezze naturali, che va valorizzata per intero”. Una valorizzazione che passa per “i progetti infrastrutturali come l'hub. Intorno a questo tema – ha detto De Vincenti – credo che abbiamo fissato dei punti fermi importanti”. Con il Prelato del Santuario “abbiamo parlato della funzione importante che ha tradizionalmente la chiesa in quanto centro di riferimento religioso, ma anche di come nelle sedi religiose prendono corpo una serie di attività di servizio sociale nei confronti dei cittadini più svantaggiati”.

Quindi ancora il nodo della legge speciale per Pompei. “Lo strumento potrebbe essere il Contratto istituzionale di sviluppo, che è una specifica codificazione normativa. Se riusciamo a fare questo per Pompei, può essere il passaggio fondamentale per finalizzare l'uso delle risorse per lo sviluppo della città”.

Stesso strumento che ha ribadito anche nella sala consiliare di Torre Annunziata all’incontro con gli imprenditori e le parti sociali. Si tratta, ha specificato il Ministro per il Mezzogiorno, di “una forma di organizzazione dei rapporti tra le istituzioni e le forze economiche che consente di progettare lo sviluppo del territorio”.

Una serie di incontri istituzionali conclusi al Museo dell’Identità, allestito a Palazzo Criscuolo. Dopo aver visto la mostra, Claudio De Vincenti si è detto “impressionato” per gli oggetti esposti. “In questa città, che ha provato tutte le sofferenze del Mezzogiorno, c’è da riscostruire anche in termini di legalità ma i successi ottenuti sono grazie ai cittadini che hanno avuto voglia di riscatto”.


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