Abbiamo proposto tre sedi alternative durante l’incontro con il vice commissario. Attendiamo una risposta entro lunedì 12”. I nonnini del Centro Gaudium a Pompei continuano la loro azione per veder rispettato un loro diritto, quella di una sede comunale destinata a centro sociale per gli anziani. Questa mattina si sono dati appuntamento sotto Palazzo De Fusco, sede comunale, ed hanno atteso l’incontro con i vertici istituzionali.

Qui manca l’attenzione per il sociale”, hanno detto, sottolineando come “anche noi paghiamo le tasse come tutti, ma non ci viene riconosciuto alcun diritto. Stiamo solo chiedendo un locale per noi di cui possiamo usufruire tutti i giorni, una cosa ovvia in tantissime città d’Italia”.

Tre le proposte che i soci del Gaudium hanno portato sul tavolo del vice commissario comunale. “Abbiamo già provato la convivenza con gli ospiti di Casa Borrelli e, data l’impossibilità, ci sentiamo di escluderla come ipotesi”. Quindi hanno calato il tris di alternative: “Si potrebbero utilizzare pochi spazi dell’immensa struttura dell’ex Pretura, rimasta vuota ormai da tempo”. O ancora, “le case operaie. Un’ala doveva essere gestita dal Comune che è riuscito ad intercettare i fondi per ristrutturarle. Ma non si è saputo mai nulla dopo i lavori”. Infine, la cosa più semplice ma anche quella più fattibile nel breve tempo: “La messa in sicurezza dei locali nella Fonte Salutare”.


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