Sono trascorse due settimane dall’inizio dei primi roghi sul Vesuvio e la situazione sembra peggiorare sempre di più, nuovi focolai vengono avvistati ogni giorno in diversi punti dei paesi vesuviani. Ieri sera ad Ercolano in via Cegnacolo è stato domato un rogo appiccato accanto ad una fattoria, una densa nube nera è calata sulla città di Ercolano e sulla vicina Portici rendendo l’aria irrespirabile.

I cittadini porticesi, in mancanza di un intervento efficace da parte dello Stato, hanno deciso di autogestirsi nella salvaguardia del proprio territorio organizzando dei presidi nelle zone più a rischio. Il polmone verde della città è, da ieri notte, controllato da numerosi volontari, verrà creata una turnazione in modo che ogni notte ci sia sempre qualcuno a presidio del Bosco Reale. Intanto è stato anche richiesto al Sindaco della città Metropolitana un servizio di vigilanza nelle ore notturne.

Anna Schettini, Presidente della Cooperativa sociale Shannara ha  dichiarato: “Portici è stata colpita indirettamente da questa tragedia. Vogliamo scendere in piazza e sensibilizzare la popolazione in ansia da giorni. Con un governo centrale e regionale assente, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente all’Unione Europea, raccoglieremo cinquecentomila firme per una petizione sui diritti dei cittadini. Tutti abbiamo paura, ma uniti la paura si trasforma in forza”. In sole due ore circa 2500 persone hanno dato la loro adesione all’iniziativa. Tante sono, infatti, le organizzazioni di volontari createsi in tutti i comuni vesuviani, giovani amanti del proprio territorio che hanno deciso con le loro mani di ridare speranza ad una terra oramai bruciata, ma purtroppo il verde Vesuvio sarà visibile per noi soltanto dalle vecchie foto. 

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