Portici. Resta chiusa l’antica Chiesa di Sant’Antonio a Via Università a causa del distacco di una ampia placca di intonaco dalla volta affrescata con un’opera di Angelo Mozzillo datata 1793.

Il fatto è avvenuto sabato 17  giugno, alle 16.00 circa. Deve essere stata la stessa angosciante sensazione  simile a quella provata davanti alle immagini drammatiche di Assisi per il crollo di parte della volta della Basilica di San Francesco ad Assisi quel tragico settembre del ‘97 che porto via 4 vite.

Anche qui un enorme  boato che ha rotto il silenzio di un caldo pomeriggio porticese e ha spaventato l’anziana “perpetua” corsa ad aprire la porta laterale della chiesa per vedere cosa era accaduto, trovandosi  di fronte a un gigantesco polverone che oscurava la luce proveniente dai finestroni. Calcinacci dappertutto, l’altare  quasi completamente coperto da polvere, pietre e intonaci colorati tragicamente spezzettati in una miriade di frammenti tutti appartenenti al vasto affresco settecentesco della  “Trinità” probabilmente l’ultima opera del Mozzillo.

Immediatamente accorsi sul posto tecnici autorità e funzionari della Sovrintendenza per la verifica dei danni. Attraverso il grande squarcio apertosi nella volta, appaiono agli occhi inesperti degli osservatori: una gran quantità di sostegni in legno e canne come strappate dal peso dell’intonaco. Si tratta di materiale probabilmente utilizzato nella cosiddetta “tecnica a cannucce” che con appositi tiranti realizzava la tenuta delle volte dell’epoca sulle quali poi gli artisti creavano le loro opere.

Non sembrano esserci state infiltrazioni d’acqua ma saranno i tecnici, con un  attento studio, a stabilire le vere cause del crollo della volta. “Siamo felici che a quell’ora la Chiesa era chiusa e dentro non c’era nessuno  - fa sapere padre Tommaso Barrasso, Parroco della Chiesa, Priore della confraternita e Superiore del convento –. Da poco c’era stata la festa di Sant’Antonio e alcune cerimonie . Speriamo che gli interventi inizieranno al più presto  per non lasciare la chiesa chiusa per parecchio tempo per gli interventi di conservazione. Questo complesso monumentale è di valore inestimabile, di antichissime origini e conserva  paramenti  sacri  dai  preziosi  tessuti  risalenti al  XVI secolo, un’esposizione  di  libri antichi e una galleria di dipinti dal ‘500 all'800”.


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