POMPEI. Patteggiamenti rifiutati in tribunale: a processo, i rapinatori del colpo da “Arancia Meccanica” ai danni di una pensionata 73enne di Pompei.

LE ACCUSE. Rispondono a vario titolo di rapina aggravata, sequestro di persona e minacce i 4 imputati, finiti a processo ieri dinanzi ai giudici del tribunale di Torre Annunziata. Aniello D'Auria, Massimo Memoli, Armando Vitiello e Giuseppe Annarumma sono accusati di aver rapinato di 2000 euro Teresa Mariano, un'anziana pompeiana nella cui casa la gang cercava un “tesoro” da circa un milione di euro. “Tesoro” che in realtà non esisteva.

I PATTEGGIAMENTI. Ieri, i presunti rapinatori hanno provato a patteggiare pene intorno ai 4 anni ciascuno. Ma l'accusa (la pm Barbara Aprea) ha rigettato le richieste, nonostante in 3 abbiano risarcito il danno con circa 1000 euro ciascuno. “Dacci i soldi sennò ti diamo fuoco con l’alcool”. Con questa frase la vittima, Teresa Mariano, professoressa in pensione, sarebbe stata più volta minacciata nella notte del 25 febbraio 2015. A pronunciarla, secondo quanto riferito da Michele Robustelli (uno della gang già in carcere per un’altra rapina, e che ha deciso di collaborare con gli inquirenti) sarebbe stato Massimo Memoli, ritenuto tra i più attivi del commando. Quest’ultimo, assieme ad Aniello D’Auria e Ferdinando Manzo, sarebbe entrato nell’abitazione della pensionata.  Armando Vitiello e Giuseppe Annarumma avrebbero fatto da basista e palo.

LE FRASI. L’anziana 73enne, dopo un brusco risveglio, svelò poi i dettagli agli investigatori. “Erano in tre, hanno fatto irruzione a volto coperto. Uno di corporatura più esile, mentre gli altri due erano più alti e vigorosi. Penso che la loro età si aggirasse attorno ai 25 anni”. “Uno di loro – continuò la vittima - quando mi ha visto in difficoltà mi ha tolto lo scotch dalla bocca, intimandomi di non urlare sennò mi avrebbe sparato con una pistola”.

IL COLPO. Non avvistando contanti in casa, il commando virò su oro e gioielli “chiedendomi – riferì la signora – dove lo tenessi conservato. Dopo un po’ hanno scoperto degli oggetti, che erano convinti fosse oro. In realtà era solo bigiotteria senza valore”. 


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