Ercolano e Portici si sono risvegliate, in questo weekend, sotto il fumo dell’incendio che per giorni  ha devastato alcune aree della grande montagna.  Nella giornata di domenica la situazione si è aggravata, con focolai rianimati probabilmente anche per il gran caldo, ampliando in maniera impressionante il fronte dell’incendio dei giorni scorsi e alimentando una zona di fumo molto vasta.

Risveglio impressionante e triste per i dirimpettai del Vesuvio. Nella serata di sabato 8 luglio, dopo un rallentamento che lasciava presagire la fine del disastro, per gli interventi di spegnimento e l’accerchiamento effettuato dai Canadair, l’incendio sembrava domato e andava  esaurendosi, essendosi ridotto a sole due piccole colonne di fumo. La sorpresa di questa mattina invece ha portato ulteriori preoccupazioni  perché le colonne di fumo si sono rinvigorite ma soprattutto il fronte delle stesse si è  ampliato  di molte centinaia di metri e i Canadair sono tornati a volare.

Aumenta dunque la distruzione della bellissima flora mediterranea e soprattutto della grande pineta che insiste dalla base del grande cono su una vasta area della montagna. Si consuma così un vero e proprio disastro ambientale e ecologico. Una gran parte della meravigliosa vegetazione mediterranea se ne sta andando in fumo, oltre ai danni derivanti ad abitazioni sfiorate dal fuoco e alberghi evacuati.

Ancora non è dato sapere quali  siano le cause di tutto questo grande disastro: fatto sta che  dovranno trascorrere molto tempo prima che l’area devastata torni a fiorire. 


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le parole di Buonajuto e Palomba

ercolano, grosso incendio in via vesuvio