Tre arresti ieri mattina  a San Giorgio a Cremano, nell’ambito di un’inchiesta tesa a far luce sul business dei loculi cimiteriali.

In manette sono finiti  due dipendenti della ditta Zeus  che gestisce da anni  l’attività cimiteriale e il colonnello della Polizia municipale responsabile all'epoca  della Polizia mortuaria.

 Al momento i tre sono agli arresti domiciliari. Agli arrestati, ognuno per la propria parte verrebbe contestato il  business dei loculi al cimitero di San Giorgio a Cremano,  l'esecuzione di lavori edili senza permesso e il trasferimento di ossa non rispettando il regolamento.

Abusi e truffe nella sepoltura dei defunti che avrebbero procurato ai soggetti arrestati  ingenti affari . Per i tre si ravvisano i reati di  concussione, corruzione e truffa ai danni dello Stato, e per il Colonnello della polizia municipale  falso in atto pubblico.

Una delle operazioni che venivano eseguite dai soggetti accusati sembra fosse  la moltiplicazione dei loculi per cui da tre loculi originari ne venivano ricavati undici ed i resti dei defunti venivano spostati all’ossario.  Anche i defunti diventano involontario strumento di arricchimento illecito  e a questo punto insinua nei parenti  il  dubbio che in quel loculo davanti al quale ci si reca per pregare  vi siano effettivamente  i resti mortali dei propri cari.  

 A svolgere  le indagini, in questi mesi, i carabinieri della stazione di San Giorgio a Cremano, coordinati dal Comandante Gerardo Avolio.   "Sono in attesa di ricevere notizie ufficiali in merito alla non chiara vicenda che ha portato all'emissione di tre provvedimenti di custodia cautelare per una presunta compravendita di loculi nel cimitero comunale,  avvenuta negli scorsi anni - commenta il sindaco Giorgio Zinno - Quanto riportato finora dai giornali mi procura comunque amarezza poichè le ipotesi di reato riguardano episodi che denoterebbero profonde mancanze di rispetto nei confronti di nostri concittadini defunti e delle loro famiglie. Quando il quadro della situazione sarà meglio definito prenderemo gli opportuni provvedimenti del caso. Ribadisco la massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine e resto in attesa che emergano ulteriori elementi".


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