Sequestrate circa dieci tonnellate di sigarette,recanti il marchio “Regina”, “D&B” e “Diana”, e arrestate tre persone, un rumeno e due italiani, per la vendita illecite di quest'ultima nell'hinterland napoletano. I colpevoli sono stati bloccati in flagrante, proprio mentre erano occupati ad occultare la merce pronta per il viaggio. 

Il carico è stato scovato in un deposito di stoccaggio del Nord Italia, cioè ha confermato la tendenza delle consorterie contrabbandiere, manifestatasi più volte negli ultimi tempi, di “delocalizzare” la loro attività illecita appoggiandosi a depositi situati nell’Italia del Nord.

Anche in quest’ultima circostanza, i magazzini scoperti nell’area bolognese e in provincia di Parma avrebbero avuto la funzione di depositi ove far confluire grosse quantità di tabacchi di contrabbando - prevalentemente provenienti dai Paesi dell’Europa dell’Est - lontano dalla sempre più monitorata zona partenopea. Una volta accumulata una grossa quantità di merce, il sodalizio criminale avrebbe iniziato a frazionare i tabacchi in carichi di piccole dimensioni, in modo tale da ridurre al minimo le eventuali perdite legate a potenziali sequestri delle Forze dell’ordine.

In questo caso specifico è importante sottolineare la particolare difficoltà dell'opera di indivduazione della merce illecita, visto che era stata abilmente nascosta all'interno di cento bobine di cartone compresso e incastonati in grossi bancali di mattoni. 

Così il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli continua ad assestare duri colpi alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico illecito di sigarette di contrabbando. 

 

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