È stato presentato nella mattina di venerdì 22 giugno a Palazzo Criscuolo lo spettacolo “Zitt zitt nu pozz parlà”, scritto e diretto da Mariarosaria Izzo e Anna Vitiello, che rientra nella rassegna Storie e storie alla quale hanno preso parte anche l’Archeoclub e il Gruppo Storico Oplontino.

Alla conferenza sono intervenuti coloro i quali hanno curato la rassegna e realizzato lo spettacolo, Anna Vitiello: “La peculiarità del nostro progetto è quella di dar vita, assieme alle altre associazioni presenti sul territorio, ad un percorso della memoria attraverso la storia che narrano i libri e le storie del popolo e dei vicoli, tutto ciò che abbiamo vissuto nel passato ma che è poco conosciuto. Tutto ciò accadrà – ha continuato la Vitiello - attraverso la rievocazione storica e la rivisitazione dei fatti. In quest’ opera abbiamo messo insieme tutto ciò che i nostri nonni ci hanno tramandato, anche attraverso proverbi o detti. Il nostro obiettivo è quello di dare input ai giovani facendogli conoscere le bellezze, antiche, della loro città”.

“Per noi la Cripta ed il suo gioco di luci ed ombre è diventata la nostra casa – ha affermato Mariarosaria Izzo - A noi piace il popolo torrese con il suo modo di vivere e la sua cultura. Nel realizzare questo progetto ci siamo soffermati sulla vera torre, quella dei pastifici, dei pescatori, dei quartieri storici”

A nome delle associazioni organizzatrici ha preso parola Alessio Barco, socio dell’Archeoclub: “L’associazione partecipa a questo progetto con lo scopo di valorizzare i beni culturali di Torre ed i suoi siti archeologici, come la Villa di Poppea, Villa Parnaso ed il Museo dell’Identità permettendo, a quanti lo desiderino, di conoscerli ed apprezzarli appieno. Ieri, proprio a tal fine, abbiamo accompagnato un gruppo di studenti nel museo permettendogli di conoscere, attraverso i reperti presenti, l’antica Oplonti”.

Presente anche Alfredo Scardone, presidente del Gruppo Storico Oplontino: “Storia e Storie un progetto periodico che continuerà nel tempo. La nostra associazione collabora con l’Archeoclub per la valorizzazione dei beni archeologici oplontini e soprattutto il Museo dell’Identità. Nella giornata di ieri, alla scolaresca che ha visitato il museo, abbiamo anche fatto ascoltare alcune favole di Esopo”.

A margine della conferenza è intervenuto anche Alessandro Collaro presidente dell’associazione A Vriala: “ Conoscere le nostre radici ci eviterà di essere, un domani, stranieri a casa nostra”.

FOTO DI GIUSEPPE FORCELLA

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