Torre Annunziata. Si è avvalso oggi della facoltà di non rispondere alle domande del Gip, e resterà detenuto in carcere a Poggioreale, Michele Barchetti, l'autotrasportatore 30enne finito ieri in manette con l'accusa di essere il "corriere" della droga, destinata a rifornire le piazze di spaccio gestite in Provincia dal clan Gionta.

Ad arrestare l'autista, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e sversamento illecito di rifiuti, sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata (tenente colonnello Leonardo Acquaro). Due giorni fa, i Militari bloccarono Barchetti all'altezza dell'uscita autostradale di Torre del Greco, perquisendo poi il suo camion.

All'interno del tir, i carabinieri rinvennero circa 500 kg di hashish. La droga, che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato fino a 5 milioni di euro, era nascosta dietro una finta parete di lastre di alluminio. L’ingente quantitativo, destinato a rifornire i gruppi criminali della provincia di Napoli, era contenuto in sacchi di juta.

Arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, l'autotrasportatore originario di Cardito, ma domiciliato a Torre Annunziata, nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. Il suo legale di fiducia, l'avvocato Giuseppe De Luca, ha preannunciato istanza al Tribunale della Libertà.

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