TORRE ANNUNZIATA. Giuseppina Nasto è libera. A scarcerarla, ieri, sono stati i giudici del Riesame. La 32enne moglie di Antonino Commesso, il solo testimone dell'agguato di via Roma costato la vita, due settimane fa, a suo cognato, Alberto Benevenuto Musto, giovane torrese con precedenti per droga ma non legato ai clan della camorra, è così tornata a casa.

La stessa abitazione di via Roma dove i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (capitano Andrea Rapone - tenente Luca De Vito), subito dopo l’omicidio Musto sequestrarono circa 2 chilogrammi di marijuana, più mezzo chilo di cocaina e di hashish.

In quella casa, piena di droga e con "vista" sull'agguato, vivono Giuseppina Nasto ed il marito, Antonino Commesso. Per entrambi, successivamente al raid ed alla perquisizione delle forze dell'ordine, quella stessa sera scattarono le manette ai polsi: detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti fu l'accusa.

I due indagati, dunque anche Commesso, che poco prima del raid si trovava nella stessa macchina in compagnia di suo cognato, Benvenuto Musto, colpito a morte da un solo proiettile ma ben piazzato al centro della nuca, si sono poi rivolti al Riesame.

I giudici di Napoli hanno scarcerato soltanto la donna, accogliendo a pieno l'istanza presentata dai suo avvocati, i legali Giuseppe De Luca e Antonio De Martino. Per Giuseppina Nasto l'ordinanza di custodia cautelare è ormai annullata. La "connivenza" in casa col marito è infatti "non punibile".

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