Torre del Greco. Truffa aggravata ai danni del Comune e del Ministero dell'Interno: in 13 rischiano il processo. Il pm della Procura oplontina, Andreana Ambrosino, chiude l’inchiesta sullo scandalo dei presunti fannulloni pubblici al Ced, il centro elaborazione dati dell’ufficio elettorale di via Calastro a Torre del Greco. Tutti gli indagati (la maggior parte dei quali ancora in serivizo al Ced) ieri hanno ricevuto l’avviso di chiusura indagini preliminari: ora avranno 20 giorni per chiedere di sottoporsi all’interrogatorio del pm.

Per l’inchiesta, avviata da un blitz dei vigili urbani dopo una segnalazione anonima ricevuta nella sede di via Costantinopoli, i dipendenti timbravano regolarmente il cartellino, assentandosi poi dal posto di lavoro durante le ore di straordinario svolte in occasione delle elezioni comunali 2014. Ore la cui retribuzione spetta al Ministero. A rispondere isolatamente dell’accusa di falso ideologico è il funzionario responsabile del Ced, Antonio Imparato: secondo l’accusa il funzionario avrebbe falsamente attestato, nella determina di liquidazione dello straordinario elettorale, di aver confrontato il lavoro svolto dai suoi dipendenti con i fogli di presenza in servizio dei giorni 7 e 8 giugno 2014. Dalle indagini sarebbe emerso che quei fogli di presenza, nei due giorni "incirminati", non sarebbero mai stati compilati.

GLI INDAGATI:

1)ACCARDO GIOVANNI, 2) BELFIORE CIRO, 3) COLAMARINO MARIO, 4) COLAMARINO PALMERINO, 5) CORIGLIANO AMALIA, 6) GENOVINO CATELLO, 7) IMPARATO ANTONIO, 8) MAGLIACANE PASQUALE, 9) MOLINARI CARMELO, 10) PALOMBA VINCENZO, 11) PELELLA PASQUALE, 12) SORRENTINO ANNA GIULIA, 13) TODISCO RAFFAELE.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"