Continua il tour di presentazione del libro "l'Eco del Diavolo" dell'avvocato Alfredo Ranieri. Venerdì 17 marzo infatti l'Ethnos Club di Torre del Greco ha ospitato un dibattito sull'opera, a cui hanno partecipato anche l'avvocato penalista Teresida Carola del foro di Torre Annunziata, Mariangela Magariello, Sostituto Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata e l'avvocato Clelia Gorga, docente universitario ed organizzatrice dell’evento. Il dibattito è stato mediato da Francesca Mari, giornalista de Il Mattino.

L'incontro è stato presentato come "un qualcosa di estremamente familiare, dove ognuno si potesse sentire un po' protagonista", come lo ha definito l'avvocato Gorga; le luci soffuse e l'atmosfera intima dell'Ethnos Club hanno permesso all'avvocato Ranieri di parlare del suo libro in modo colloquiale e vicino al pubblico, svelando a grandi linee la trama del romanzo: un thriller dal sapore oscuro, dai toni forti, ambientato nelle città di Castellammare e Terzigno. Uno dei temi fondamentali che domina l’opera è infatti l'attaccamento al territorio: Castellammare viene mostrata come misteriosa ed attraente, un labirinto di vicoli e strade nascoste, una città che "potrebbe essere il fiore all'occhiello di tutta la Campania". Luoghi tanto affascinanti quanto però spenti, dimenticati, lacerati dalla criminalità e dall'ignavia culturale, sostiene l'autore con rammarico: il titolo dell'opera infatti si riferirebbe a "l'eco di un territorio addormentato, l'eco di paesi vuoti, nei quali siamo nati, abbiamo giocato, ma che ora sono vuoti".

Un interessante spunto di discussione è stato fornito anche dall'elemento esoterico, che ha donato al dibattito dei toni più marcatamente psicologici: si è infatti parlato del misto di fascino/orrore che suscitano le pratiche sataniche e delle loro radici anche antropologiche, ma anche della figura della donna, che viene vista dall'autore come una figura da rivalutare, di grande forza d’animo. Motivo portante dell’incontro è stata l'importanza della cultura, della scolarizzazione e della condivisione di idee, mezzi insostituibili per risvegliare nell'uomo la sua "territorialità" e liberarlo dalla condizione di burattino in cui l’ignoranza lo ha relegato.

I vari interventi degli ospiti sono stati poi intervallati dai ragazzi della compagnia teatrale "La Bazzarra", che hanno magistralmente inscenato diversi brani tratti dal romanzo, permettendo così agli ascoltatori di  calarsi nell’opera.

L'incontro si è concluso con l’intervento del pubblico, che ha esposto dubbi e curiosità agli ospiti, e con un brindisi per augurare all’avvocato Ranieri di poter un giorno vedere realizzate le sue aspettative. Fino ad allora, attendiamo con ansia il suo prossimo lavoro.

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