Violenza sessuale nei confronti di una turista inglese in penisola sorrentina: per cinque orchi scattano le manette.

Gli agenti del commissariato di Sorrento e della squadra mobile di Napoli, coordinati dalla procura di Torre Annunziata, stanno eseguendo in queste ore tra Massa Lubrense, Vico Equense, Portici e Torre del Greco, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, ritenute responsabili a vario titolo di violenza sessuale di gruppo con l’aggravante dell’uso di sostanze stupefacenti nei confronti di una turista inglese, avvenuta nel 2016.

Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Ciro Francesco D'Antonio: sono queste le cinque persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare per violenza di gruppo ai danni della turista inglese: si tratta di dipendenti o ex dipendenti di una struttura ricettiva di Sorrento.

“Cattive abitudini”. E’ accaduto tutto nell’ultimo giorno di vacanza della donna, abusata a turno da alcuni dipendenti dell’albergo. Le indagini prendono il via nell’ottobre 2016 quando la donna di 50 anni presenta denuncia alla polizia di Kent, una volta tornata in Inghilterra. Gli accertamenti clinici a cui si è sottoposta, oltre ad evidenziare la presenza di lividi ed ecchimosi su tutto il corpo, hanno confermato quanto detto dalla signora, inibita con una sostanza stupefacente, classificata come “droga da stupro”, che altera capacità cognitive e di reazione. Informata l’autorità giudiziaria italiana tramite il servizio di cooperazione internazionale della polizia, le indagini hanno portato alla scoperta di una chat, denominata “cattive abitudini”, attraverso i telefonini sequestrati al personale maschile della struttura, nella quale gli autori dello stupro commentavano l'accaduto, scambiandosi messaggi e perfino foto scattate alla donna durante le violenze. Recuperate anche le foto dei due barman che per primi hanno abusato della turista britannica, scattate col telefonino della donna.

Tradito da un tatuaggio. Le indagini hanno poi fatto convergenza sugli aguzzini, identificati attraverso alcuni segni particolari e controllando i dispositivi elettronici in loro possesso, da cui sarebbero emersi particolari che inchioderebbero i cinque. Una delle cinque persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare per lo stupro di gruppo di cui è stata vittima una turista inglese è stato individuato grazie al tatuaggio a forma di corona sul collo, grazie alla descrizione della donna.

In una nota, il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, sottolinea come “è stato possibile pervenire all'identificazione solo di alcuni dei componenti del gruppo, tutti dipendenti dell'hotel e che le articolate indagini, di natura tecnico-scientifica, disposte dalla Procura, unitamente agli accertamenti urgenti effettuati dalla polizia del Kent, hanno consentito di fornire ampi ed incontrovertibili riscontri al contenuto della denuncia della cittadina britannica”.

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