È l’ultimo regalo dell’anno di Uliano ai suoi, dopo i 100 mila euro per gli eventi natalizi e i 40 mila euro di alcune voci del Premio Maiuri. Sempre se, per quest’ultimo, riusciranno ad avere il finanziamento regionale”. L’esponente del PD di Pompei, Attilio Adami, punta il dito contro il ‘Foglio di informazione comunale’, la trovata della giunta che porterà a spendere all’Ente di Palazzo De Fusco 26 mila euro per i primi due anni.

IL GIORNALINO DI PALAZZO. È stato finanziato con una variazione di bilancio voluta dall’amministrazione Uliano, con 2 mila euro sul rendiconto di quest’anno e 24 mila da addebitare l’anno prossimo. Nei giorni scorsi, è stato pubblicato il bando per la selezione del direttore responsabile del nuovo organo di informazione della città mariana. La scadenza è fissata per mezzogiorno dell’8 gennaio 2016. Il vincitore avrà un contratto di un anno da 14 ore la settimana con un compenso di quasi 9 mila euro. “Strano che non vi sia nessun requisito attinente ad esperienze pregresse con lo stesso ruolo – continua il rappresentante Dem – ma è richiesto solo un titolo molto particolare: 15 anni di iscrizione all’albo. Di persone che siano capaci di soddisfare questo punto ne conosco un paio, entrambe molto vicine all’ex sindaco D’Alessio ed una anche ad un consigliere dell’attuale maggioranza”.

Non si erano ancora spente le polemiche sul cartellone delle festività natalizie, per il quale l’amministrazione ha speso 100 mila euro sottraendoli anche a lavori pubblici come i bagni in piazza Immacolata. In sordina, invece, la nomina del nuovo direttore artistico del Premio Maiuri vinta dall’archeologa Laura Del Verme ma sul quale pende una delibera dell’ex primo cittadino D’Alessio che indica in Carlo Manfredi il responsabile dell’evento. Proprio quest’ultimo, a giugno, era stato designato dallo stesso Uliano ma poi destituito dopo il passaggio del consigliere Cirillo, riferimento politico di Manfredi, tra le fila dell’opposizione.

Tra i nomi che circolano come collaboratore stipendiato del giornalino c’è anche il nipote di un altro consigliere di maggioranza. Sintomo che faranno tutto in famiglia. A questo si aggiunge che il sindaco di Pompei spende ogni anni quasi 120 mila euro per il suo staff, nonostante le forti critiche che ha indirizzato verso il suo predecessore proprio su questo punto. Di questi tempi – conclude Adami – con le nuove tecnologie che sono più immediate e raggiungono milioni di persone e con un entourage già così numeroso, appare anacronistico il ritorno alla carta, soprattutto con questo notevole dispendio di risorse pubbliche che potrebbero servire a finanziare altro”.

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