Sel sul presidio ospedaliero a Boscotrecase: solidali con i lavoratori
08-07-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
La federazione regionale di Sinistra Ecologia Libertà Campania e la federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà Napoli esprimono massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori che ieri hanno occupato la direzione sanitaria dellospedale di Boscotrecase. La carenza di personale che da tempo ormai affligge la struttura ha raggiunto ormai proporzioni paradossali: la mancanza di personale specializzato rende impossibile lutilizzo delle nuove attrezzature per la TAC, e linizio dellestate acuirà il problema, perché con parte dei dipendenti in ferie non vi sarà personale medico e paramedico a sufficienza per coprire efficientemente tutti i turni. Segnalano i sindacati come vi sia il concreto rischio che nei prossimi giorni, sempre per le stesse motivazioni, sia necessario chiudere il reparto di ortopedia e lUTIC.
Una situazione di questo tipo è intollerabile. Non è accettabile che lASL Napoli 3 Sud non abbia un ospedale di terzo livello per le emergenze nonostante sia tra le aree più grandi di tutto il Mezzogiorno, così come non è accettabile che nella Regione in cui per la sanità si spende meno nonostante la popolazione versi nelle peggiori condizioni sanitarie dellintero Paese possano esservi disservizi così evidenti senza che la Giunta regionale se ne assuma la diretta responsabilità. Si rispetti la dignità della struttura, di chi vi ci lavora e delle decine di migliaia di utenti che si vedono quotidianamente negato il basilare diritto alla salute.
Una situazione di questo tipo è intollerabile. Non è accettabile che lASL Napoli 3 Sud non abbia un ospedale di terzo livello per le emergenze nonostante sia tra le aree più grandi di tutto il Mezzogiorno, così come non è accettabile che nella Regione in cui per la sanità si spende meno nonostante la popolazione versi nelle peggiori condizioni sanitarie dellintero Paese possano esservi disservizi così evidenti senza che la Giunta regionale se ne assuma la diretta responsabilità. Si rispetti la dignità della struttura, di chi vi ci lavora e delle decine di migliaia di utenti che si vedono quotidianamente negato il basilare diritto alla salute.